venerdì 30 marzo 2007
Morat:Cultural Learnings of France for Make Benefit Glorious Nation of Kalabristan Part I
Farò dei brevi reportage sulla Francia e sulle curiose abitudini di un popolo che si sente in migliore sulla faccia della Terra.
Ho deciso questo durante una fondamentale defecazione qualche giorno fa e nulla dico nulla mi distoglierà dal mio intento didattico nonchè didascalico(si vede che ho bevuto eh?).
Puntata I
Titolo: I francesi e l'igiene del culo
I rancesi ci tengono molto all'igiene del sedere.Pur essendo classificabili nel genere umano come Bidéprivi, la popolazione ci tiene tanto all'igiene tanto da commercializzare enormi cataste di carta da culo.Io, single, abituato all'uso del bidet, in fase di spesa settimanale acquistavo il mio bel pacco di Foxy 4 rotoli.Qui ho acquistato un pacco piccolo:20 rotoli.
Insomma qui cagano na cifra.E si nettano le pudenda abbondantemente.
Carta da culo formato esercito.
Dalla valle dei Morti è tutto, buona serata a tutti.
Eccolo...
Un grazie a jimenez che ha reso possibile tutto questo.
PS: Mayhem, o brother, where art thou? (AKA: ndù si?)
giovedì 29 marzo 2007
martedì 27 marzo 2007
Riceviamo e volentieri pubblichiamo...(AKA quei gran figli di puttana della omnitel)
Dal 6 marzo 2007 Vodafone ha introdotto due nuove "funzionalità": ricezione SMS vocale e notifica ricezione vocale, una sorta di segreteria telefonica (al costo di 0,29 Euro a chiamata) attivato automaticamente a tutti coloro che non usano la segreteria telefonica (99% degli utenti). Quando chiamerete un/a vostro/a amico/a e il telefono è spento sentirete una voce che vi dirotterà al nuovo servizio. CHE NESSUNO VOLEVA!!! Per disabilitare questa funzione basta telefonare due volte al numero gratuito 42070 e digitare: nella prima chiamata 8-1-1 e nella seconda chiamata 8-2-1 (così come indica la voce guida) Così evitiamo di far pagare i 29 centesimi a chi c'ha cercato senza trovarci! Se lo facciamo tutti riusciremo a non incappare in questo ennesimo tranello rivolto ai consumatori. |
lunedì 26 marzo 2007
giovedì 22 marzo 2007
mercoledì 21 marzo 2007
martedì 20 marzo 2007
lunedì 19 marzo 2007
sabato 17 marzo 2007
musique
e non dite che vi non vi penso....
venerdì 16 marzo 2007
mercoledì 14 marzo 2007
La morte che vive - halloween
Guarda il Liffey e nutre le branchie della nostalgia, che in quanto branchie, respirano solo al contatto visivo dell’acqua. E’ solo guardando acqua in movimento che placa i suoi pensieri. E’ solo guardando acqua in movimento che si rasserena. Ha un’indole opposta a quella della principessa protagonista della antica canzone salentina. Il ramingo glielo diceva sempre.
E’ Halloween ed i suoi occhi sono beaucoup luminosocchiosi. Piange alle luce dell’ultima winston.
E’ Halloween, due anni esatti dall’incidente: Arwen ed il ramingo sull’asfalto, in un silenzio mostruoso, due delfini arenati su una spiaggia. Lei ricorda solo il colore del cielo visto dalla lettiga dell’ambulanza : un cielo così bianco, un cielo di ghiaccio. Ricorda lacrime mute sperando nella buona sorte del ramingo. Non ricorda alcun suono. Forse proprio per questo il suo sogno ricorrente è muto.
E se la vita ha almeno un minutissimo senso, le loro onde celebrali si stanno incontrando in qualche posto, forse in un punto della frastagliata costa atlantica della Francia, così come la videro insieme dall’aereo Roma-Dubino.
E se la vita ha un fottutissimo senso, lui starà ascoltando Automatic for The People dei R.E.M.
Lei lo mette su ora. E’ un disco che sgonfia la morte. Gli archi arrangiati da John Paul Jones tolgono alla morte gli spasmi, i fluidi, le viscere, il sangue rappreso e raggrumato.
Le tolgono il mantello nero, la falce, gli occhi ciechi. Rimane uno scheletro.
(e tu lettore non provare a guardarmi con quella faccia , anche perché, se mi va, a questa storia do un lieto fine)
Questo disco raggela in morte la morte, pensa Arwen. E non fa paura: così è normale, pensa Arwen. Cosi’ la morte è un party di Halloween.
Arwen spera che le branchie della nostalgia acquatica funzionino in questo momento anche per il ramingo, che quelle filastrocche acustiche dei R.E.M. non gli impediscano di percepire bellezza nell’accettare la fragilità, la sua fragilità. E a non averne paura. (Lettore, te lo ripeto, non ci provare)
Su una spiaggia con la sabbia bianca è sorta la luna. La luna è quasi piena. Sembra una poppona che si strizza una tetta. Il mare ha un colore bianco-latte.
La luna è sorta dal pezzo di dolomiti che domina Diamante. Quel monte, così alto, così brullo, così spoglio. Ha ascoltato quel disco. Ha provato a non respirare, ma non ce l’ha fatta. Ha pensato di fare un bagno, ma l’acqua era beaucoup fredda. Ha goduto nell’essere strambo come quell’uomo sulla luna, ma è durata poco.
Vorrebbe fermare tutto, vorrebbe fosse possibile inverare la promessa di una vecchia canzone di Hendrix , che il sole domani si rifiuti di sorgere, che tutto rimanga come è ora, le scaglie galak del mare e lo zucchero a velo della sabbia, gli archi di John Paul Jones e la bottiglia di falanghina riversa sulla battigia, che non ci sia più un San Lorenzo, che le comete e le stelle cadenti abbiano paura di cadere nel mare, che gli abitanti di tutte le loro città
sentano per un attimo quella solitudine
vedano esattamenteno quel cielo
quella luna
volgano lo sguardo all’insù
Cosenza, Napoli, Roma, Dublino
Arwen, così irreale
è lì, sulla spiaggia, senza stivali neri, calze nere, giubbotto di pelle nero, capelli tinti di nero
ma ballerine bianche, jeans chiari, maglietta bianca con scritta CK, la coda dei capelli che ondeggia alo stesso ritmo delle tette mentre dondola la testa masticando le parole di man on the moon
Il ramingo fa l’unica cosa possibile a questo punto, compie l’unico reale gesto di affetto: la guarda mentre guarda il mare.
Arwen, so unreal , come proiettata su un telo da un vecchio proiettore.
Non vorrebbe allontanarla
riavvolgere il telo
che si richiudesse e sparisse tutto via
Vuole ballare con Lei.
Così fa.
Sfida la legge
Sfida la legge per cui le storie lette o scritte siano più tristi della vita.
Solo la vita baby, seul la vie c’est si triste.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------
E’ gelida Firenze la mattina in bici. Pare Aosta. Con una nebbiolina che rende tutto così uguale.
Ma il campanile di Giotto è così rosa.
Il campanile di Giotto è il plateau rosa.
martedì 13 marzo 2007
lunedì 12 marzo 2007
how to appear completely (and [easily] be found)
ma mi raccomando tuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoatt
accatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattacca
totuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotut
toattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoatt
accatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoat
taccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoa
ttaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotutto
attaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccatotuttoattaccato
domenica 11 marzo 2007
Innominabile, i miei ossequi...
Domenicalia
Qui la domenica è figlia di mamma paranoia: tutti i negozi chiusi salvo i soliti musulmani che se ne sbattono se il Signore il 7° giorno si è riposato etc etc.
Io di solito la domenica dormo come un ghiro e poi esco a girellare.Oggi forse è previsto un giro in Germania, ad Heidelberg.Non so.
Io sto bene, in salute fisica intendo, quella mentale un pò meno.
Tutto procede nel verso in cui volevo, ma spero presto di riprendermi.Quello che mi continua a fottere è l'alzataccia mattutina con annesso stress da riunione di staff.Oramai ho realizzato che è quello a fottermi le cervici per tutta la giornata.
Dovrei reagire, ma ho deciso che questa settimana riprendo con l'esercizio fisico al costo di un collasso in palestra.L'estate è prossima e io non posso fallire anche quest'anno la prova costume.
Il motto sarà + BALSA - BOLSO
Chi vuole capire, capisca.
Dal vostro inviato in Mortilandia, a voi studio.
sabato 10 marzo 2007
venerdì 9 marzo 2007

e che fortuna strana stasera che il napoletano di rossopomodoro mi ha regalato +++ proprio così, per caso, mentre lo incontravo al distributore di sigarette e cartine. che fortuna strana che mi è capitata in questi giorni inconsapevoli di marzo.
lavorare e tutto ma che poi mi prende la smania e non mi fa respirare. come mi ha insegnato tania, suo malgrado. il lavoro che mi prende non mi lascia un minuto. e quel minuto che mi lascia non ho voglia di fare nulla se non nulla.
con il centoventicinque sfrecciare nei viali inconsapevole e quasi felice.
accoltellare i giorni e non sapere descrivere tanto bene le cose.
come questa fissa che mi è preso e di far ordine. buttare tutto. letteralmente. le cose che non servono e sono superflue. le cose. quelle che rimangono e mi viene in mente quando quella volta insieme a pasquale eravamo sul lungomare all'altezza del lido azzurro e c'è una uno grigia parcheggiata sul marciapiede e da sotto la macchina esce una scritta sul pavimento che fa SOLO COSE. in uno stampatello essenziale sulle mattonelle multiple di quadrati in spray blu. e pensai che cazzo era bellissima come scritta. e già mi domandavo chi diavolo l'avesse potuta scrivere. a chi era venuto in mente. e non ci perdiamo. eppoi ad un tratto è arrivato un tipo che si ficca nella macchina e va via. e la scritta recitava solo cosenza. ma questa è un'altra storia.
perchè quella di ora è la storia del disordine che vuole diventare ordine e della roba che c'è da buttare per fare ordine per fare infinito. ferro immagina l'infinito oltre l'universo bianco. per questo ho chiesto a jimenez di mettere lo sfondo bianco in mancanza d'altro per ora.
firenze giovedì otto marzo 2007