Il viaggiatore si affacciò al finestrino, e il vento gli schiaffeggiò il viso.Sentì il profumo dell'aria, misto a quello delle rotaie accarezzate dalla ruote del treno.I capelli gli si scompigliarono, e dovette socchiudere gli occhi per non accecarsi con la luce.Poi d'improvviso li aprì, e gli venne voglia di urlare, un urlo misto fra la gioia e il dolore, ma il sorriso che gli si stampò sul volto misto alle lacrime, fece sembrare queste ultime frutto del primo.Cacciò un urlo roco, gutturale, che fini per essere stridulo.I viaggiatori intorno lo guardarono pensierosi, poi ognuno abbassò lo sguardo, perso come sempre nei propri pensieri.
Le lacrime continuavano a scendere, ma cadevano nel vento, andando ad innaffiare i fiori e le sterpaglie che crescevano attorno ai binari.Il viaggiatore sentì anche il bisogno di scendere dal treno, e si disse che alla prossima stazione sarebbe sceso, anche solo per bere una bella birra fresca, chè aveva la gola arsa.Sì, una bella birra fresca è quello che ci vuole, sospirò.Socchiuse il finestrino, fece un sorriso, e cacciandosi le mani in tasca si incamminò nel corridoio, con quel sorriso quasi da ebete stampato sul volto.
*SONG*
Stringimi o madre ho molto peccato
ma la vita è un suicidio l'amore un rogo
e voglio un pensiero superficiale
che renda la pelle splendida
Senza un finale che faccia male
coi cuori sporchi e le mani lavate
a salvarmi vieni a salvarmi
salvami bacia il colpevole
se dice la verità
Passo le notti nero cristallo
a sceglier le carte che giocherei
A maledire certe domande
che forse era meglio non farsi mai
E voglio un pensiero superficiale
che renda la pelle splendida
a salvarmi vieni a salvarmi
salvami bacia il colpevole
se dice la verità
Voglio un pensiero superficiale
che renda la pelle splendida
a salvarmi vieni a salvarmi
salvami bacia il colpevole
se dice la verità
mercoledì 2 giugno 2004
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