mio cugino quando vuole fare lo sborone diventa presidente degli usa ma io gli voto contro e voto per Kerry!!!
mio cugino, mio cugino...
mercoledì 27 ottobre 2004
martedì 26 ottobre 2004
Tu chiamale se vuoi / Abrasioni
Hai dei problemi se:
1-insegni a dire "Minchia" alle ragazze straniere con cui vai a letto
2-loro ti chiamano "Professore di Minchia"
3-Ti lasciano con in mano un bligliettino dedicato allo "Schumacher della minchia"
Ho dei problemi.Minchia.
1-insegni a dire "Minchia" alle ragazze straniere con cui vai a letto
2-loro ti chiamano "Professore di Minchia"
3-Ti lasciano con in mano un bligliettino dedicato allo "Schumacher della minchia"
Ho dei problemi.Minchia.
venerdì 22 ottobre 2004
sabato 16 ottobre 2004
ascoltata ieri.
"la prima volta che l'ho fatto era S.Cecilia, la protettrice della musica".
una lei, per le vie di Firenze.
una lei, per le vie di Firenze.
mercoledì 13 ottobre 2004
lunedì 11 ottobre 2004
Open Your Eyes
Non ci credo, si ripeteva con ossessione.Non ci credo non ci credo non ci credo.
Calpestò quello che era rimasto della sigaretta che teneva tra le labbra fino a poco prima di quella telefonata.Che era arrivata così, come i moscerini sul parabrezza lindo della tua auto nuova appena lavata.Svoltò l'angolo, con gli occhi semichiusi, quasi a trattenere il fiume di lacrime che si sentiva venir su dal petto.Entrò nella rosticceria cinese che si affacciava con il suo ingresso poco pulito e ornato di tendina multicolori pochi metri dopo.Oltrepassò il bancone, tirando dritto per la cucina.
Qui trovò Lenn-Li, il garzone, intento a rimestare la pastella nuova per i gamberi fritti."Dov'è tuo fratello?" chiese in inglese.La risposta fu un secco cenno del capo, ad indicare il magazzino.
Entrò nel magazzino, e Jun-Ken si voltò appena lui mise piede nella stanza.Lo sguardo del cinese chiedeva da solo delle cose.La lacrima che rigava la guancia di Tony era la risposta a molte di quelle domande.
Jun fece cadere la scatola di noodles che aveva fra le mani, e abbracciò forte Tony.
"Non essere SANKEN, vedrai che ce la farà..." disse Jun, battendo ritmicamente i palmi sulla schiena di Tony.
I singhiozzi risuonarono tra le casse di involtini primavera disidratati e spaghetti di riso.
Tony si staccò da quell'abbraccio, si asciugò le lacrime con la manica della sua giacca nera, estrasse una pistola da dietro la schiena ,la puntò dritta alla pancia di Jun e fece fuoco.
"Sei stato tu e gli stronzi di amici tuoi.Non vi scendeva il fatto che Lin stesse con me che sono americano.Ti è piaciuto violentarla, eh stronzo?".Il cinese era troppo impegnato a tenersi la pancia e ad arrestare il torrente di sangue che fuoriusciva per rispondere.Tony gli puntò la pistola alla testa e fece fuoco di nuovo.Il colpo fece schizzare materia cerabrale sulle casse di spaghetti di riso."Avranno un sapore meno del cazzo,da oggi."Si girò rapidamente, e passando per la cucina la trovò stranamente vuota.Una lacrima ancora si faceva strada tra gli schizzi di sangue del cinese che Tony aveva sul volto.Si asciugò nuovamente con la manica della giacca, e si fiodò per strada, riponendo dietro i pantaloni la pistola.
Calpestò quello che era rimasto della sigaretta che teneva tra le labbra fino a poco prima di quella telefonata.Che era arrivata così, come i moscerini sul parabrezza lindo della tua auto nuova appena lavata.Svoltò l'angolo, con gli occhi semichiusi, quasi a trattenere il fiume di lacrime che si sentiva venir su dal petto.Entrò nella rosticceria cinese che si affacciava con il suo ingresso poco pulito e ornato di tendina multicolori pochi metri dopo.Oltrepassò il bancone, tirando dritto per la cucina.
Qui trovò Lenn-Li, il garzone, intento a rimestare la pastella nuova per i gamberi fritti."Dov'è tuo fratello?" chiese in inglese.La risposta fu un secco cenno del capo, ad indicare il magazzino.
Entrò nel magazzino, e Jun-Ken si voltò appena lui mise piede nella stanza.Lo sguardo del cinese chiedeva da solo delle cose.La lacrima che rigava la guancia di Tony era la risposta a molte di quelle domande.
Jun fece cadere la scatola di noodles che aveva fra le mani, e abbracciò forte Tony.
"Non essere SANKEN, vedrai che ce la farà..." disse Jun, battendo ritmicamente i palmi sulla schiena di Tony.
I singhiozzi risuonarono tra le casse di involtini primavera disidratati e spaghetti di riso.
Tony si staccò da quell'abbraccio, si asciugò le lacrime con la manica della sua giacca nera, estrasse una pistola da dietro la schiena ,la puntò dritta alla pancia di Jun e fece fuoco.
"Sei stato tu e gli stronzi di amici tuoi.Non vi scendeva il fatto che Lin stesse con me che sono americano.Ti è piaciuto violentarla, eh stronzo?".Il cinese era troppo impegnato a tenersi la pancia e ad arrestare il torrente di sangue che fuoriusciva per rispondere.Tony gli puntò la pistola alla testa e fece fuoco di nuovo.Il colpo fece schizzare materia cerabrale sulle casse di spaghetti di riso."Avranno un sapore meno del cazzo,da oggi."Si girò rapidamente, e passando per la cucina la trovò stranamente vuota.Una lacrima ancora si faceva strada tra gli schizzi di sangue del cinese che Tony aveva sul volto.Si asciugò nuovamente con la manica della giacca, e si fiodò per strada, riponendo dietro i pantaloni la pistola.
domenica 10 ottobre 2004
Nelle sere tempestose portaci delle rose...
nuove cose,ma dovrei continuare citando...invece:lei si dispose.
Lei si dispose,madre maria immacolata, collo d'ametista, volo sublimante sulle arcate delle chiese, sui motivi pozzangherosi di giorni spaiati...perdo la testa, per un paio di occhiali di mole.
Mole, Lei si dispose: come un quadro artigggianale, il puzzo dell'ocra, dell'incenso, della merit,di suoni e di archivolti.
Lei si dispose: è un fracasso di teatri, di collier pesanti, orecchie ad arco e lingue volte ad ostriche che non possono essere fumanti...
e la morte e la terapia, pensieri&emozioni (hic et nunc), risucchiare i flutti e assistere a ponti piazze vie mute e godersi
il piacere.
Lei si dispose,madre maria immacolata, collo d'ametista, volo sublimante sulle arcate delle chiese, sui motivi pozzangherosi di giorni spaiati...perdo la testa, per un paio di occhiali di mole.
Mole, Lei si dispose: come un quadro artigggianale, il puzzo dell'ocra, dell'incenso, della merit,di suoni e di archivolti.
Lei si dispose: è un fracasso di teatri, di collier pesanti, orecchie ad arco e lingue volte ad ostriche che non possono essere fumanti...
e la morte e la terapia, pensieri&emozioni (hic et nunc), risucchiare i flutti e assistere a ponti piazze vie mute e godersi
il piacere.
giovedì 7 ottobre 2004
Io fegato di pecora tu auruspice etrusco
Mi hanno per l'ennesima volta staccato la linea telefonica a casa, causa una mia dimenticanza di pagamento bolletta.Quindi posterò per un pò di giorni random, dal lavoro e cercando di fare finta di imitare la stesura di un testo scientifico.
IN ALTRE NEWS ovvero
(IO NN TREMO,INFIERISCO):
pregasi le menti eccelse che circumnavigano questa accozzaglia di byte risolvere la seguente equazione
MI=(S^2*PP)+UAR
dove
MI= marmotta impazzita
S= sprint a 3000
PP= puttana polacca
UAR= Un Amaro Ramazzotti
Ricavare da questa utilizzando i parametri assegnati il costo attuale di un aperitivo alcolico all'Hollywood di Corso Como.
IN ALTRE NEWS ovvero
(IO NN TREMO,INFIERISCO):
pregasi le menti eccelse che circumnavigano questa accozzaglia di byte risolvere la seguente equazione
MI=(S^2*PP)+UAR
dove
MI= marmotta impazzita
S= sprint a 3000
PP= puttana polacca
UAR= Un Amaro Ramazzotti
Ricavare da questa utilizzando i parametri assegnati il costo attuale di un aperitivo alcolico all'Hollywood di Corso Como.
mercoledì 6 ottobre 2004
Keeeerry...
"Nessun presidente in tutta la storia americana ha mai rinunciato al diritto di agire preventivamente in qualsiasi modo pur di difendere gli Stati Uniti d'America, e anch'io farei lo stesso." John Kerry, nel corso del dibattito televisivo con Bush.
martedì 5 ottobre 2004
sabato 2 ottobre 2004
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