Mi sento solo.
Si può dire in un posto come questo, rigonfio di cazzate?
Visto che di questo vicolo sono il padrone dell'unico affaccio e dalla mia finestra piscio quando mi pare, lo dico.
La mia ragazza adesso è in giro , lontano da me, con amiche.Chissà dove è.Chissà cosa fa.
A me manca un pezzo di cuore, sono solo e avrei voglia di gridare.
Ma sono qui, in un delirio autistico fatto dello tic tic dei tasti, mentre il mondo gira, la gente fa cose, qualcuno sopra di me fa rumore, insomma mentre la vita accade.
Qualcuno mi ripagherà di questo?
E se lo farà, sarà abbastanza?
Non credo.
Comincio a credere in poche cose, oramai.
Tempo fa era diverso.
Adesso no.Doppi fini, sotterfugi, scorrettezze la fanno da padrone.Io mi adeguo.Cambio in peggio.
Ho un mattone sul petto e non me lo leva nessuno.
Qualche amico mi chiama, un'altra mi fa uno squillo.
Ma non basta,basta solo a ricordarmi che sono vivo.
Sono vivo e vegeto.Sono vivo.E vegeto.
Aiuto.
martedì 21 ottobre 2003
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