e passa di tutto sotto la mia finestra. la mia via panicale. che ogni volta che mi affaccio mi viene regalato un quadretto diverso. passano donne e bambini. passano puttane e papponi. ci sono i tossici duri a morire che li riconosci al primo sguardo. quell’aria disfatta e nulla li porterà a come quando erano bambini. e non si riesce manco a trovare fumo qui a via panicale. ma solo roba per i fattoni duri a morire. passa gente di colore e passa gente che poi non passerà mai più. girano macchine di mille tipi diversi e biciclette di dubbia provenienza. passa la madama e passano i caramba. passano signore benpensanti ingioiellate di tutto punto. e passano coppiette mano nella mano o altre ancora che litigano di brutto. passano i punkbestia con i loro cani dall’aspetto ferocissimo ma in fondo buoni. passano studenti che hanno il passo veloce e deciso in direzione della stazione che se non si sbrigano perdono il treno. passa gente che invece sta venendo dalla stazione e te ne accorgi perché hanno le valigie con le rotelle e sono pesantissime le valige lo vedi dalla loro mole. passano i meravigliosi bimbetti di colore come anche i bimbetti cinesi che sembrano appena usciti da un manga. passano anche ragazze di una bellezza inconcepibile, alte e slanciate e perfette nelle loro movenze, non si curano di nulla e guardano avanti a loro attraverso le lenti a specchio fumo e camminano sicure anche se non devono andare in nessun posto. passa gente che cammina ciondoloni, lenta lenta con una mezza sigaretta accesa in mano.
e passano un sacco di personaggi caratteristici. personaggi che comunque hanno un ruolo. e se mi affaccio di notte vedo che passano le guardie giurate con i bigliettini che devono inserire nelle saracinesche chiuse dei negozi per far vedere che hanno fatto il loro dovere. il loro dovere da bravi sbirri di seconda mano. per non parlare poi di quando i banchetti di san Lorenzo chiudono al tramonto o aprono all’alba.
solo roba. solo roba sotto via panicale. solo odori fortissimi a qualsiasi ora del giorno e della notte. odore di kebab o di pneumatici bruciati. a via panicale solo certe facce che davvero faresti meglio a.
girano certi tipi loschi e spesso si accompagnano a tipi alquanto puliti ma che qualcosa di losco devono averci pure loro. ed è come un formicaio via panicale verso le sei, le sette si sera. piccole formiche che hanno una forza complessiva assurda. e vedi certi traffici che non sai. e ci sono certe scene e certi rumori davvero da film. come stasera che sento l’allarme di una macchina con la batteria scarica in continuazione. ed è un suono molto strano e ripetitivo. e so che prima o poi arriverà il proprietario per portare via la macchina e far cessare l’allarme. ma fino ad allora. fino ad allora a via panicale ci sarà sempre una certa atmosfera. una certa aria che la fa sembrare una di quelle strade urbane oblique che brulicano e sono bellissime. ma di una bellezza struggente.
e solo roba a via panicale.
domenica 9 novembre 2003
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento