Pronunciò queste parole con la voce un pò rotta, che l'emozione e le lacrime cercavano di farsi strada nel cuore e tra gli occhi.
"Signore, mi dispiace, ma l'orario di visita è terminato.Deve uscire, tra poco passa la visita dei medici",disse l'infermiera, imbarazzata e a voce bassa.
"Ti devo lasciare Cristina, però mi raccomando..lo sai che ti amo?"e sorridendo le baciò le labbra lievemente, carezzandole una guancia.
Uscì dalla stanza, e incontrò il dottore che si preparava per la visita.
"Che mi dice, dottore?" chiese rauco.
"Che le dico signore...lo vede lei stesso.L'incidente è stato grave, il brutto è passato, siamo qui nella speranza che si risvegli...stiamo facendo tutto il possibile, le cure giuste, speriamo l'edema cerebrale si riduca presto..."
"Grazie dottore, molte grazie, arrivederci" biascicò.
La guardò un'ultima volta attraverso i vetri, con i lunghi capelli castani sciolti sul cuscino, con tutti quei tubi che le entravano e uscivano dal corpo, e gli tornò in mente il bacio che le aveva dato sull'uscio quando lei quella sera maledetta se ne andò per tornare a casa sua.
Una lacrima salata gli percorse la guancia, bagnandogli la maglietta rossa.
Nessun commento:
Posta un commento