domenica 29 maggio 2005

...una gioia immensa e quasi doppia...

ieri, alle due di notte, nel giardino del palazzo in cui abito, ho visto due lucciole; evento che non si verificava, nella mia vita, almeno da 15 anni.
La cosa brutta è che, vedendo questa lucina lampeggiare, ho pensato che qualcuno avesse dimenticato un cellulare !! La nostra tardiva e smemorata natura post-moderna...
Ma quando le luci sono diventate due e hanno inziato a muoversi ho capito che erano lucciole.
A qualche centinaio di metri la notte afosa fiorentina subiva l'invasione di birre ed infradito e, come se fossimo a simeri crichi,queste lucciole dimoravano tranquille.
Se ci fosse stato Sciascia o Pasolini...

...versione estiva, direi...

giovedì 26 maggio 2005

Documentari




Faccio la parte del dentifricio.

domenica 22 maggio 2005

Io sono il

La guardò un'ultima volta, con lo sguardo annebbiato dalle lacrime.Lei gli apparve come una macchia rosea, nella nebbia delle lacrime, un ricordo confuso , annegato nel dolore che quella vista gli procurava.Si voltò di scatto, senza parlare, senza singhiozzare, con una espressione dura sul volto.Le lacrime gli correvano sulle guance, per poi finire agli angoli della bocca,dove poteva sentirle scendere salate.Dopo pochi passi si mise a correre, una corsa folle, con i passi pesanti, verso un nulla che era la sua unica via d'uscita.Si fermò dietro un angolo, dopo qualche isolato, con il cuore che batteva a mille e il fiato che gli si spezzava in gola.Una morsa gli attanagliava lo sterno, e la gran voglia di urlare saliva nel petto, per poi rompersi all'inizio del collo.
Un peso sul cuore che si faceva insistente.

Io sono il cuore di Roberto.

Appoggiò i palmi delle mani sulle cosce, ansimando, versando lacrime sull'asfalto.Il sudore aveva cominciato a colare coposamente sulla sua fronte.Lo asciugò con la mano destra, strofinandola poi sulla giacca.Si incamminò nuovamente, questa volta lento, prendendo la direzione del centro.Fermò una bella signora, chiedendole una sigaretta: lei si voltò di scatto, come spaventata, e lo fissò a lungo mentre si accendeva la cigara, chiedendo infine se andava tutto bene, si- signora-grazie-tutto-bene rispose lui tutto d'un fiato.
Passeggiò a lungo, mentre faceva sera, guardando per la prima volta le facciate dei palazzi del Corso, come se non li avesse mai visti prima, stupendosi delle loro architetture e fermandosi davanti alle vetrine delle boutique alla moda.
Girovagò per ore, un pò sedendosi su panchine di giardinetti fino ad allora ignoti, poi prendendo vari caffè in bar sconosciuti.
Poi la vide.
Non era sola.

Io sono il fegato di Roberto.

Si mosse lentamente, raggiunse la coppia, tirò fuori dalla tasca il coltello.
Il fianco di lei si mostrò fin troppo cedevole alla lama.Un fiotto caldo ed appiccicoso gli investì la mano.Si ritrasse, giusto il tempo di vedere l'espressione più stupida della Terra dipinta sul volto dell'altro, che si chiedeva in un millisecondo cosa ci facesse lì in quel momento.

Io sono il cervello di Roberto.

La rivide, la macchia rosea di prima aveva assunto delle sfumature di rosso.

Ah, l'amore, che suicidio.

martedì 10 maggio 2005

Notazioni

LONTANO DA ME

Lontano da me
in me esisto
fuori da chi io sono,
l’ombra e il movimento in cui consisto.

Fernando Pessoa

domenica 8 maggio 2005

E tu non pienz' a mme 2

E forse non lo sai neanche tu cosa vuol dire andare a cena in tre, tu, lei e il suo ragazzo.
Lei, che forse è l'unica persona che hai amato un pò, poveramente come del resto potevi permetterti, con la quale hai fatto l'AMORE invece del sesso.
Lui, che è venuto dopo di te, del quale lei è innamorata, e lo hai visto, e lei è sincera come sempre.Lui, che è venuto dopo di te perchè tu hai detto no,non innamorarti di me ti prego.
Lui, che è innamorato e si vede.
Tutti e tre allo stesso tavolo, e te che pensi che al posto di lui potevi essere te.
Tu, che per guarire ci stai mettendo gli anni.
Inevitabile il magone.Ma anche il sentire che lei è felice, perchè sta con due uomini che le vogliono bene, in modo diverso, dei quali ha potuto provare le evoluzioni a letto, e con i quali è stata bene.
Ho ancora le sue foto, nascoste.E ogni volta che pensi, sospiri.E ti brucia il cuore.
Respira, ragazzo mio, ancora non è tempo.

venerdì 6 maggio 2005



Noi non ci arrenderemo.
Perchè siamo sempre stati più forti.
Lo siamo sempre stati e lo saremo sempre.
Lo siamo stati prima che Loro nascessero
e lo saremo anche dopo la Loro morte.
Noi siamo quelli che Siamo e sempre Saremo.

Noi non ci arrenderemo.
il nostro capo rimarrà alto e lo sguardo fiero.
Fisso nei Loro occhi.

Noi non ci arrenderemo.
Noi Vinceremo.

mercoledì 4 maggio 2005

ciao ciao commenti

Come voi piccole pesti avrete notato, la feature dei commenti, figlia di quel cambiamento che io avevo chiamato NettezzaUmana Squared o nettezzaumana2, è morta.Causa un down del server di commenthis.com , che ha chiuso e mandato giù anche la banda.

Il prode ( o Prodi?) jimenez ha attivato la feature dei commenti sui nuovi post.

Ovvero, noi decideremo se farci commentare o meno.

Più scelta, da oggi, con noi su NettezzaUmana.

IN ALTRE TURBOLENTE E ROSSO-RUTILANTI NIUS:

mi sono rotto il cazzo.Così.

Dalla Valle degli Orti è tutto, da Mayhem la linea a studio.

lunedì 2 maggio 2005

opr

aa

sorry

putroppo come avrete visto è successo un pò di casino con i commenti: blogger ha modificato la modalità di commento ed io, per ripristinare la nuova, ho fatto un pò di casino: ad esempio credo di vaer cancellato i vecchi (ma forse si recuperano.)

domenica 1 maggio 2005

Incontri.

Magari il lungarno ti ispira, guardi e immagini che sparisce dietro le colline e poi c'è il mare, ad est. Ed incocci l'autobus del milan parcheggiato come una paranza di fronte ad un labergo e ti aspetti i giocatori del Milan, al più Ancelotti nopn Sofia Loren; ed invece spunta Sofia Loren.
E poi attraversato il check-point del consolato americano, alla prima del Maggio e ti aspetti Domenici(non il plurale di Elianto,bensì il sindaco di Firenze), il procuratore Vigna e le figlie in tiro della Firenze-bene: ed infatti li vedi ma poi, verso porta a prato,ti imbatti in Adriano Sofri e lo saluti e con gli occhi furbi ti fulmina parlandoti di sbarre e sbarre.
Poi una domenica pomeriggio in un pret-a-diner in pzza santo spirito incontri Elianto, neanche fossimo da Cicerelli.
P.S.: alle 7 e mezza al nabucco,è pieno di donne.