mercoledì 29 novembre 2006

E' stato un tempo il mondo giovane forte, odorante di sangue fertile

"Politicamente sono un orfano. La sinistra a cui appartenevo è morta.
Sono pessimista ma in modo sereno. Nel passato ho immaginato cose orribili che poi non sono successe e ho assistito a cose orribili che non avevo neanche immaginato. Ciascuno fa i conti con il proprio tempo. I nostri vecchi anche nei momenti bui sono riusciti a portare un po' più avanti la storia. Spero che anche noi si possa fare altrettanto".

GIOVANNI LINDO FERRETTI

domenica 26 novembre 2006

Dottori

mercoledì 22 novembre 2006

La morte che vive - frammenti : inspira ed espira

Arwen è seduta a gambe incrociate su un divano verde, chiude gli occhi e manda via l’unica luce che illumina la stanza, quella del lampione sul lungofiume : il soggiorno è buio. Non sente alcun rumore. Immagina di sentire il fiume. Inizia i suoi esercizi di respirazione e subito ha la percezione fisica del contrarsi del suo costato, vede con gli occhi chiusi la sagoma delle costole solcarle la pelle mentre tira su forte con il respiro. Il ramingo le aveva baciato ogni solco fra le costole, la prima volta che avevano fatto l’amore, quando lei tratteneva il respiro per l’imbarazzo di essere nuda. Si concentra sul respiro e sente i piedi freddi. Cerca di accompagnare con dolcezza le immagini che salgono su, via via che inspira ed espira. Prova a non combatterle. Le accarezza.
Si accorge di serrare le palpebre sugli occhi quando inspira. Fa passare un pò di penombra quando espira.
Ascolta il fruscìo delle palpebre sugli occhi. Fruscìo, rusciu. Altre immagini. Cosenza. La sera in cui alla confluenza dei fiumi una ragazza con i capelli rossi sospesa fra gli alberi cantava, per quelli che come loro andavano ad assistere ad una rappresentazione delle Invasioni, lu rusciu de lu mare. Erano rimasti incantati, la melodia si incanalava tra l’aria umida, una terza fonte di confluenza oltre ai due fiumi.
La conoscevano entrambi quella canzone, ne avevano parlato, avevano sottilizzato. Arwen aveva due amiche a Lecce; era stata giorni a girovagare per il Salento con loro. La storia di un amore impossibile, secondo Arwen; per il ramingo una canzone che sfugge a qualsiasi interpretazione, come sfuggono ad ogni interpretazione le favole, che nessuno può possedere, che trascendono i sensi attuali, che nessun vj di MTV può rivendere come sottoprodotto culturale; un verso lo faceva impazzire : “lu rusciu de lu mare è troppo forte, la figlia de lu re se va la morte” . Lo aveva detto ad Arwen, le aveva detto che immaginava questa principessa di fronte una decisione importantissima, questa principessa in preda a dubbi devastanti che cerca conforto nel respiro del mare. Ma il fruscìo del mare le esaspera i dubbi e l’unica via d’uscita è, forse, la morte.
Il ramingo sapeva che non era questo il senso della canzone, ma a lui piaceva così.
Lu rusciu de lu mare.
Ora Arwen ha gli occhi aperti, seduta a gambe incrociate sul divano, non inspira e non espira. Il fruscio dei suoi pensieri è troppo forte. Arwen si alza, prende una sigaretta, apre la finestra, accende la sigaretta.

lunedì 20 novembre 2006

Monday i'm in love



voi non scrivete subito poesie d'amore eh, che sono le più difficili

aspettate almeno almeno un'ottantina d'anni...

scrivetela sul mare, il vento o un termosifone, un tram in ritardo, ecco...

non esiste una cosa più poetica di un'altra,

avete capito? la poesia non è fuori è dentro

cosa è la poesia, non chiedermelo più, guardati nello specchio, la poesia sei tu!

e vestitele bene le poesie, cercate bene le parole, dovete sceglierle!

a volte ci vogliono 8 mesi per trovare una parola

sceglietele, chè la bellezza è cominciata quando qualcuno ha cominciato a scegliere

da Adamo ed Eva, lo sapete Eva quanto c'ha messo per a scegliere la foglia di fico giusta? Come mi sta questa? Come mi sta quest'altra... ha spogliato tutti i fichi del paradiso terrestre!

innamoratevi!

se non vi innamorate è tutto morto, morto tutto è, vi dovete innamorare e diventa tutto vivo, si muove tutto

dilapidate la gioia, sperperate l'allegria, siate tristi e taciturni con esuberanza

fate soffiare in faccia alla gente la felicità

questo è quello che dovete fare

per trasmettere la felicità bisogna essere felici e per trasmettere il dolore bisogna essere felici

siate felici, dovete patire, stare male, soffrire

non abbiate paura di soffrire

tutto il mondo soffre

e se non avete i mezzi non vi preoccupate, tanto per fare poesia una sola cosa è necessaria... tutto

avete capito?

e non cercate la novità, la novità è la cosa più vecchia che ci sia, e se il verso non vi viene da questa posizione, da questa, da così... buttatevi in terra, mettetevi così! eccolo qua!

è da distesi che si vede il cielo

guarda che bellezza! perchè non mi ci sono messo prima...

questa è la bellezza, come quei versi là che voglio che rimangano scritti li per sempre...

forza cancellate tutto.

mercoledì 15 novembre 2006

La morte che vive - frammenti : sogno muto

Arwen sognava. Sognava un sogno muto. Quasi ogni notte. Lo sognava ogni notte da quando era uscita dall’ospedale. Un anno in ospedale : un anno senza skateboards, un anno senza sogni.
Sognava sempre quel sogno muto, il pensiero la accompagna anche ora che gli umani coriandoloidi le appaiono comete ed il Liffey le appare come la nebulosa Patty Smith, da dietro i lucciconi acquosi. Eh si, i suoi occhi la rendono très luminisocchiosa.
Sognava un lungo corteo, il corteo del Carnevale di Amantea. Un lungo corteo in cui ambulanze hanno preso il posto di carri allegorici. Un lungo corteo con ali di folla, gente curiosa che guarda fra le ambulanze : corpi di anziani rinsecchiti che esalano l’ultimo respiro con il braccio proteso alla flebo, giovani seduti sul lettino con il volto fiero tumefatto, partorienti che imprecano la goia nel calabrese delle terre di mezzo, operatori in giacche arancioni fosforescenti, morti lunari, morti pallidi, spettri scesi da umidi rigurgiti del passato che li trascina via il vento e attraversano, non visti, la folla sudata.
Vede anche se stessa, vede il tatuaggio di un delfino su un pezzo di asfalto.

Ich bin ein trombamico

Razor


Ho un nuovo cellulare...

0100111100101010101010

Al mondo esistono 10 tipi di persone: quelli che hanno capito cosa è il codice binario e quelli che non l'hanno capito.

martedì 14 novembre 2006

Heart

Ho deciso di dare il nome di Heart, Cuore, a questo post.
Cuore.
Che effetto ti fa sapere che uno dei tuoi cosiddetti amori poveri, cioè quelle donne che sono passate fra le tue braccia e il tuo letto, e alle quali tu hai voluto un bene speciale, diverso,grande ma nello stesso tempo povero, perchè il tuo di cuore, poverino, era ancora a brandelli e nel portafoglio dell'amore c'era veramente poco da dare...dicevo che effetto ti fa sapere che lei tra 9 mesi si sposa.
Lei.
Con la quale tu sei andato a cena , tu lei e lui,e lei contenta perchè stava con due uomini, uno di quale era innamorata, l'altro che l'ha traghettata al rapporto definitivo, finalmente.
Che effetto ti fa?
E tu, che stai preparando il matrimonio, ci pensi se quella sera, al telefono, tu che eri lontana, a casa dei tuoi,mi chiedevi " ti manco?" e io quasi vergognandomi, ti rispondevo "come può mancare un'amica del cuore" e tu che con un laconico "ah" mettevi una pietra sopra al nostro pseudorapporto, e decidevi che io sarei stato solo un trombamico.
Io , che sapevo che se ti avessi dato una risposta diversa tipo " sì mi manchi come l'aria" ti avrei rovinata, perchè chi mi sta appresso si rovina, anzichenò.
Che io sono un disgraziato, un disgrasiato vero.
Sii felice,Roberta.Sii felice e vai, io voglio solo vederti innamorata di tuo marito, con il pancione, aspettando un'altra felicità.

Volerti bene è anche questo.

Ti dissi "Tu potrai sposarti 100 volte, avere 200 figli e 500 amanti, ma ricordati che per me rimarrai sempre la mia Robertina.Sappilo.Se hai bisogno io ci sarò.Cercami,io mi farò trovare".

E' vero.

Che effetto ti fa?

Un bel sorriso, e sentire ancora il tuo profumo e il tuo sapore sulle labbra.
Vai e sii felice,tesoro mio.

lunedì 13 novembre 2006

Cattivone!

You Are 50% Evil

You are evil, but you haven't yet mastered the dark side.
Fear not though - you are on your way to world domination.

From the director Michael Mann



sorpresa sorpresa. è un gran film. a me è piaciuto molto.

sabato 11 novembre 2006

ringrazio


posto qui i ringraziamenti della tesi. un pò in ritardo ma che ci vuoi fare? ah... siccome vi voglio bene, vi do un consiglio: scaricate la colonna sonora di questo film. poi mi dite. sono solo 4 pezzi. meravigliosi. baci


+++ +++ +++
Vorrei cogliere quest’occasione per ringraziare: i miei genitori e mio fratello, il mio compagno di tesi alias ù lucidi, tutta la mia famiglia e quelli che mi sono stati vicini. Non si dice cosi’? Vorrei ringraziare Umberto, Alberto, Pasquale, Claudia, Ferruccio messi tutti e quattro in ordine cronologico di conoscenza e sennò come faccio? Vorrei dire grazie al mio omonimo Arena per l’aiuto e il sostegno di questi giorni e per geometria fatta insieme. Maria teresa, Giovanna, Chiaretta, Ciccio, Patrizia,Clizia (con la c e non con la k sennò mi ammazza) la sorella di Pasquale, Michele il fratello di Claudia, Marilena la ragazza di Enzo. Peppino il fratello di Mt. Tutti quelli dell’università dal primo anno fino all’ultimo e quelli dei primi anni soprattutto. Sto parlando di Stefania, Massi, Andre, Giorgino, Giovannino, Orlandino, Fede, la Fra, Annalisa, le pratesi, e poi è impossibile ricordare qui tutti. Quelli che ho perso di vista e quelli che per strada non mi salutano. Quelli che per strada non saluto io e quelli che non mi hanno fatto passare mai niente e che me le hanno date di santa ragione. Ringrazio Katie, Agate e Laura perché nella vita si. Tutte le altre pure ma loro tre di più. Ringrazio me stesso e tutto quello che viene.
DL

sabato 4 novembre 2006

I fiori sono dentro


Passeggiando per le vie della mia città, qui a Valle degli Orti, tempo fa notai questo cartello.Il fiorista deve aver studiato come minimo Schopenauer o qualche straccio di filosofo neoromantico.
Non so se riuscite a cogliere l'essenza di questo messaggio.
Non soffermatevi ai 4 broccoletti che stanno fuori, chè qui si vendono anche i fiori, e I FIORI STANNO DENTRO.

In altre telescopiche ed idiosincrasiche niùs:
-chissà dove sta adesso mio fratello.Un pensiero va pure a lui, anima buona, ché ci avessi ripreso io da lui un chicco di bontà sarei salvo.
-chissà dove sta quall'altro, l'architetto, il mio fratello della giungla.

Li penso a tutti e due, e mentre qui in sottofondo Winter Lounge Bar vol.2 avanza, inesorabile, con i bassi pieni e le atmosfere rarefatte, so che sono lontani, e che tra poco magari mi penseranno.

Fa freddo, qui, nella Valle degli Orti.

venerdì 3 novembre 2006

Sometimes

Qualche volta succedono delle cose che tu non vorresti che succedessero mai...perchè risvegliano antichi demoni.Demoni contro i quali hai lungamente combattuto.E pensavi di aver ricacciato in quel vaso.Ma Da quel vaso ancora vengono fuori.
Coperchio fragile, dicono.

Ma io so ancora emozionarmi.
Non sono morto.
Per te, perchè un bacio non scivola via, perchè la musica è l'unico modo di esprimermi, a me che per certe cose è come se fossi muto.

Perchè dedicare una bella canzone con un bel video ancora non è peccato.

Per l'ultima donna che mi ha baciato.

Roger Sanchez - Another Chance

giovedì 2 novembre 2006

dottori