giovedì 30 settembre 2004

Tranquilli...

...è ritornata subito l'Italia delle crociate.

Se dicessi quello che penso sul dissequestro ora, userei parole troppo crude per scioglersi al sole...

mercoledì 29 settembre 2004

Roc(k)AdessIO !

...atrucà!

Dichiarazioni di voto (anche se doveva rimanere inter - nos )

Io voto per il logo n° 9.

E Cesare?

è perduto nella pioggia e sta aspettando da sei ore il suo amore ballerina...

martedì 28 settembre 2004

No news, good news

Hanno liberato le due Simone.
Pensavo: ma se c'ero io, in Iraq, e mi rapivano, chi cazzo si sarebbe attivato?Risposta: la mia famiglia, i miei amici.STOP.
A quest'ora, se c'ero io al posto delle Simone, milioni di navigatori potevano guardare qui la mia testa segata via da uno stronzo incappucciato e ascoltare i miei rantoli di uomo morente.

Ma le Simone no.

Le Simone bisogna che si salvino.

Se le incontro porcoddue giuro che le riempio di schiaffi per qusti motivi:
1) Potevate chiamarvi diversamente
2) Se a Baghdad sò scappati tutti, che cazzo vuoi fare tu, pacifista ddemocratica?
3) Le foto con il velo musulmano sono inguardabili, in nome dello stile
4) Avete fatto spendere tanti soldini a noi contribuenti

Sul punto 4), poveri illusi di lettori, pensate che le abbiano rilasciate gratis?LA gente deve armarsi, e le armi non le regalano.

Buone Simone a tutti.

lunedì 27 settembre 2004

Hang on

Tirò un respiro profondo, di quelli da cambiare il clima nei polmoni.Seguì un colpo di tosse secco, come quando un animatore simpatico dice di fare un applauso, e batte una contro l'altra le mani una volta sola.Guardò oltre la finestra.La pioggia insistente aveva trasformato il vetro in mille lenti di ingrandimento.Deve essere così che vedono le mosche, pensò.
Si toccò la faccia, accarezzando le garze che ne ricoprivano la quasi totalità.Chissà come sono ora, disse, rivolto verso uno specchio immaginario.
L'infermiera entrò silenziosa."Tienes à tomar esta", disse con una voce calda e quasi baritonale, tanto che lui pensò che anche lei aveva fatto qualche lavoretto particolare in quella clinica.
Inghiottì la pillola, senza acqua, assaporandola un pò.L'amaro misto a quel sapore di medicinale gli riempì la bocca.Bevve un sorso di acqua, da una bottiglia che era sul comodino, accanto al vasetto di fiori con una rosa finta dentro.
Si alzò, prese la sua borsa dal'armadio e la mise sul letto.
Ne tirò fuori una foto di donna.
"Amore, non mi riconoscerai più.Lo sapevo, tu non potevi sparire, ero io che dovevo sparire per sempre.L'amore non muore, le persone sì."La rimise dentro.Una lacrima rese umide le garze.Passò un dito sulle bende, cercando di asciugarle.
Prese il telefono della stanza.Compose un lungo numero, e dopo qualche secondo cominciò a parlare fitto fitto spagnolo, quasi biascicando le parole.
Chiuse la conversazione, ponendo un dito sulla base del telefono.
Il mio funerale è andato benissimo, pensò, diceva che c'era tanta gente.C'era anche lei.Piangeva, diceva che mi aveva sempre amato.
Si stiracchiò, grattandosi lievemente il petto.
Fuori, le nuvole cominciavano a diradarsi, e un raggio di sole entrò nella stanza.

Ste.

Stefania era bella, Stefania non stava mai male

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

allora... vi ho mandato delle immagini nelle rispettive caselle postali. sono immagini del progetto nu. nettezzaumana ovviamente. attendo commenti in email, non sul blog. spero di essere riuscito a spedire tutto bene con gmail. se così non fosse fatemi sapere. baci

domenica 26 settembre 2004

No one can trust

E' praticamente domenica mattina presto.Tra pochi minuti andrò a dormire.
Sarà un'altra domenica del cazzo.
Ho voglia di capelli femminili sui quali addormentarmi.Ho voglia di profumo dolce sulla pelle.Voglio un sorriso dolce stampato su un bel viso al mattino.

Ho bisogno di calmarmi.

Mi sento come una tigre in gabbia.Forte, pieno di energia.Ma sprecato.
Tappi di sughero ciclopici sull'Etna.
Valanghe di guano su Stromboli.

Devo cambiare pusher.

giovedì 23 settembre 2004

Basta!

...con sti curricula!

Mayhem, r u here again?

Nota:"Le sto insegnando a dire SUCA" è una delle mie preferite da sempre.
...quindi ich bin ein Mayhem

mercoledì 22 settembre 2004

Last Day on Earth

Ebbene si.Me ne vado.Lascio questa citta`, e la lascio con un nodo in gola.Sto postando dalla New York City Library, accanto a me c`e` un minchione butterato.
Ieri sera di nuovo al Copacabana, altri danni.
E` stato bello stare qui una settimana, vivere da newyorkese,pensare che tra 3 ore andro` verso l`aeroporto e lascero` questa citta` e tornero` alla mia solita vita mi riempie di tristezza.
Cosa mi ha fatto capire questo viaggio solitario?Che purtroppo, da bravo emigrante quale sono, non ho piu` casa, e dove mi trovo mi adatto, come i gatti randagi ai padroni che danno loro da mangiare.Sapere che forse la mia citta` attuale non lo sara` piu` tra qualche anno, questo cambiamento continuo, la valigia che a farla ci metto sempre meno tempo,che forse in questa citta` ci verro` tra qualche anno, forse un paio, da lavoratore ed allora si che la vivro` appieno.Ho capito anche che Roma e` forse piu` spersonalizzante, che i newyorkesi, se non sei vestito come un turista ma ti scambiano per uno di loro, ti fanno un sorriso in risposta al tuo, che rimorchiare le ragazze qui e` un gioco continuo, forse perche` la gente ha paura della solitudine e vuole per forza qualcuno accanto.In Italia siamo piu` snob, meno disponibili e forse piu` maleducati.Ho capito anche che NY e` una citta` piu` sicura di quello che si crede in giro.
Ho capito tante cose, ho incontrato tante facce, ho parlato con tanta gente.Domani a quest`ora saro` in Italia, piu` ricco dentro, fuori e forse pure intorno.

Sono un cane giovane,vado a briglia sciolta,amo il mondo e la gente che lo abita.
Biasimatemi, gente.

Un fiore in bocca può servire ?

...non ci giurerei.

lunedì 20 settembre 2004

New York

Sto postando a sfregio dalla New York Medicine Libray, dove solo uno come me puo` andare.Una vera figata.
Sono appena stato al Guggenheim.Una bellissima esposizione, peccato per l`illuminazione, veramente orribile.
Adesso mi aspetta Central Park, con il suo laghetto e Holden Caufield che tira i sassi.
IN ALTRE NEWS:
l`altra sera al Copacabana 2thousandmilliondamages and fuggedaboutit.

sabato 18 settembre 2004

From The Village

Sono qui, alla New York Library al Village a postare qualche sugosa news...come vedete qualche buco lo trovo dove scrivere qualcosa.
Oggi parliamo della pioggia a New York.Come a Roma, quando vengono giu` due gocce di pioggia qui si blocca tutto.2 ore di metro per arrivare qui.Linee bloccate.

IN ALTRE NEWS:
La stasi della metro favorisce gli incontri.Irina, 21enne russa alta 1 metro e 80 mi ha rallegrato il viaggio e anche il dopo viaggio.E` qui vicino a me e stasera me la porto al Copacabana.
Sta sorridendo, nn sa che tra qualche ora una parte di me sara` dentro di lei.
Infatti le sto insegnando a dire SUCA.

Kisses from the Traveller.

venerdì 17 settembre 2004

giovedì 16 settembre 2004

Directly from NY

Non vi so dire l`emozione di postare da NY.
Sono in un internet point a Manhattan, dentro una sorta di grosso self-service.
Tutto molto bello qui, girare da solo in una citta` come NY puo` essere emozionante.
Ho capito che tutti noi siamo stati a NY almeno una volta nella vita.Basta guardare la filmografia di Woody Allen almeno una volta.

IN ALTRE NEWS:
mi stanno scadendo i minuti all`internet point.
Fanculo sti americani tirchi.

mercoledì 15 settembre 2004

architettura e la vita è meno dura

.

sempre su J.F.

in questi giorni sto leggendo le lettere di Fante. ovvero, essendo Fante malato di scrittura ed essendo le sue lettere molto belle, i destinatari le hanno publicate per la gioia di tutti. queste lettere sono molto belle ed anche se un pò forse ripetitive a tratti, sono molto toccanti invece altre volte. tipo quando scrive alla madre o al padre, tipo quando fa in numeri per mostrare che lui sa scrivere e prende in giro gli altri scrittori. e poi mi sono chiesto se fosse giusto leggere queste lettere abbasatanza personali. se fosse giusto fasi un pò i cazzi di Fante e sapere quello che mangiava o dove a Los Angeles viveva e quando cambiava casa. e penso che alla fine a lui non gliene freghi più di tanto, a Fante, di quello che si fa con le sue lettere. a lui importava solo essere scrittore. e me lo immagino che sorride anche beffardo e contento mentre in cielo su una nuvola bianca si coordina per lanciare la pallina da golf più lontano possibile.

martedì 14 settembre 2004

decostruzione e decostruttivismo

mentre sono in biblio e non mi riesce facile studiara. frattanto fuori è davvero grigio grigio e il sole non è più visibile. mentre è in facilità andare in paranoia.

pendant a casa sono nati tre gattini o meglio una gattina femmina e 2 gattini maschi. la femmina l'abbiamo chiamata Camilla ed è bellissima. Come Camilla Lopez. I maschi Mirò e Bisè. e vedere Pepita che partoriva in diretta mi ha fatto bene ed effetto che è stato strano.

due minuti prima di partorire si è andata a nascondere in un cassetto. perchè praticamente quando c'è la prima gravidanza gli animali pensano di stare per morire. e si vanno a nascondere.

ho visto il film di Moore e penso che come diceva quell'arabo in detto film, chi non ha paura di morire non muore mai.

la tastiera dalla quale sto scrivendo ora in università ha i tasti "I", "T", "L","O" e "A"completamente cancallati. e come al solito il titolo di questo post è andato in automatico. abbracci.

Stile balneare.

...è morta Giuni Russo.

Il fantastico mondo di Ameliò.

L'altra sera sono andato a vedere il nuovo film di Gianni Amelio, le chiavi di casa, presentato a Venezia e che ha suscitato polemiche solo perchè non ha avuto il Leone o una menzione speciale.
Il film racconta la stroia di un giovane uomo - interpretato da Kim Rossi Stuart - che ha sempre rifiutato di conoscere suo figlio disabile, oramai quindicenne. Tuttavia, decide di accompagnarlo a far terapia a Berlino; lì si conoscono e scatta il legame padre figlio.
Nell'ultima scena, viaggiando in macchina in Norvegia, ascoltano una canzone di Vasco Rossi, Io No; io pensavo al lieto fine e alla solita storia.
Invece no; il papà permette al figlio di mettere le mani sul volante,lui ne approfitta e inizia a strombazzare e a muovere il volante da far quasi sbandare la macchina, nonostante gli avvertimenti del padre (prima teneri, poi via via quasi autoritari)il quale, dopo un pò,esasperato, fa uscire la macchina fuori strada e si ferma (tranquilli era un docile prato).
Esce dalla macchina, si siede su un pietrone che è sulla riva di un laghetto norvegese ed inizia a piangere mentre il figlio lo consola.
Io ho pensato a mio padre, a cosa penserebbe ora di me e se anche lui avrebbe portato la macchina fuoristrada.
Mi è piaciuto il film di Amelio. Mi è piaciuto uscire dalla sala nel tramonto di piazza della Libertà.

Saluti signor quasi-tenente.

Uno dei tre tenutari del blog, in via incidental-semi-ufficiale, ha appreso del viaggio a NewYork di un altro tenutario, nel corso in una prezionsa telefonata; dopodichè l'ha riferito a chi ne era all'oscuro.
Ci aspettavamo manifesti.
Comunque che si diverta! (...ricordati che non sei a Cuba...)

lunedì 13 settembre 2004

Amici.

Uno interrompe un placido aperitivo post-esame per rispondere ad una mia concitata telefonata proveniente da un asfittico ritardo in cui chiedo di andar a prelevare delle chiavi...un altro mi chiama quando smette di piovere,è domenica e anche il primo batuffolo di autunno ed io mi intrufolo in ricordi che non srotolo spesso su un amore tardo-adolescenziale.
Grazie.

.

Scoperte.

Consultando, immerso in un ritardo oramai ritardo di un consueto treno, una cartina geografica ho scoperto che Amantea è più ad Est di Sarajevo...figuriamoci di Trieste.

Cecionia.

Linko qui un articolo di Adriano Sofri in cui si riflette su Islam Moderato,Cecenia, donne nere e recenti avvenimenti...

domenica 12 settembre 2004

Una canzone per te



Guccini-Cirano

Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati,
io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perchè con questa spada vi uccido quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati,
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura,
che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna,
però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti,
politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte,
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto,
assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...


Venite gente vuota, facciamola finita,
voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito,
guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso,
che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono,
per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano.

Mi sembra ieri

Un anno di Nettezza Umana.Un anno importante per tutti, mi sembra.
Io ho cambiato città,posto di lavoro, amici, e situazione sentimentale.
Jimenez da qualche giorno, stessa cosa.
Elianto non fa più spesa alla Conad.
L'ingegnere lurkatore anche lui ha cambiato molte cose.

Sono cose importanti, e sono cose che abbiamo fatto insieme.

Non è facile portare avanti una cosa per un anno intero.Da soli.

La nascita di questo blog, come ogni cosa che nasce, ha avuto una gestazione, e la copula mentale è avvenuta con lunghe mail, sull'asse Valle degli Orti-Calabria-Firenze.

Dalla lettera di S.Mayhem Aprostata ai Jimenez Colossesi:
Per i nomi, anche 3allegriamanteanimorti, personeperpene, conadilbarbaro, nettezzaumana(che mi ha fulminato adesso e che ti segnalo ardentemente), ucs(ufficio casi umani)...

Insomma, come mammina e papino, che scelgono il nome della creatura.

Buon compleanno, Nettezza Umana.Chè qualche volta sei stata l'unica cosa che mi abbia ascoltato e alla quale ho potuto parlare francamente.Auguri, di vero cuore, anche a tutti i lettori, che pazientemente leggono le nostre minchiate.

A tutti, un abbraccio.

sabato 11 settembre 2004

365 giorni di te e di me...

.

Buon compleanno, nettezza umana.

Bolscevichi...

tutti fichi.

giovedì 9 settembre 2004

Riceviamo e pubblichiamo

أعلن الجيش الأميركي في بيان أن مروحية أميركية من طراز شينوك تحطمت مساء أمس فوق عامرية الفلوجة غرب العاصمة بغداد وأن أفراد طاقمها الأربعة قد تم إنقاذهم. وأشار البيان إلى أن تحقيقا يجري لمعرفة سبب تحطم الطائرة. وقد وقع الحادث في وقت أعلنت فيه مصادر طبية . . .

la mia risposta: non capisco il concetto di الطائرة. وقد وق
Potreste sviscerarlo(ops) meglio?

Normal Size

aspetto di andare a pranzo con un panino con F e con E.

aspetto che domani.

stasera vado a giocare a calcetto.

sto per ricominciare a leggere Sogni di Bunker Hill

la gente è sempre quella comunque.

il sole è alto e ancora scalda la pelle se si vuole.

lunedì 6 settembre 2004

Hazel

...una Hazel è qui.

Self Portrait.

domenica 5 settembre 2004

Artisti si nasce ed io modestamente.

Domenica.Caldo appiccicoso.
Quando finirà, questo stramaledettissimo caldo?

IN ALTRE E PIU' SUGOSE NEWS:

Visto che per gli abitanti di questa landa chiamata Nettezza Umana il blog è anche uno sfogo per le prorpie idee ed un ring dove mettere in discussione la propria arte letteraria e non, ecco qui un altro prodotto della mia mente malata.

Sarà che, come dice Battiato, ci vuole un'altra vita?
Oppure non ricevo più stimoli marmottotronici, tali da farmi produrre favolette morali?

Bho.

Compleanni

Il 12 settembre questo spazio compirà un anno.

giovedì 2 settembre 2004

Gigli.

Fra poco 'sto blog diventerà molto più fiorentino.

Mean Street

il film è addirittura del '73 ed io non ero ancora nato ma lo vidi al cinema lo stesso. all'arena. forse per una straa coincidenza temporale. o forse perchè in quel cinema dove oggi ti controllano anche le banconote da 5 euro con la macchinetta antifalsario, forse allora era in corso una qualche rassegna. ed allora era davvero bello andare all'arena anche se non c'erano i cuscini sulle sedie di ferro blu celeste. so solo che con un mio amichetto andammo attirati dal nome di de niro e dalla regia di scorsere. non ricordo neanche se finimmo di vederlo o ci alzammo prima, tanto ci sembrava brutto. beh, a tredici anni non puoi capire tutto. ieri l'ho rivisto e dato che ora ne ho quasi ventisei di anni, sono bastati i magnifivci titoli di testa con in soittofondo Be My Baby delle Ronnettes per farmelo entrare in uno di quei primi posti nel mio Olimpo personale della cinematografia mondiale.


Example


mercoledì 1 settembre 2004

Ai mech.

Qui.