mercoledì 31 gennaio 2007

Altro che Silvio

a piazzale loreto c'è ancora tanto posto

martedì 30 gennaio 2007

Cosenza Stazione


Prima di un lungo viaggio


Let me tell you something you already know. The world ain't all sunshine and rainbows. It is a very mean and nasty place and it will beat you to your knees and keep you there permanently if you let it. You, me, or nobody is gonna hit as hard as life. But it ain't how hard you hit; it's about how hard you can get hit, and keep moving forward. How much you can take, and keep moving forward. That's how winning is done. Now, if you know what you're worth, then go out and get what you're worth. But you gotta be willing to take the hit, and not pointing fingers saying you ain't where you are because of him, or her, or anybody. Cowards do that and that ain't you. You're better than that!

Solo i pesci morti seguono la corrente.Fra 2 giorni non sarò più in Italia.Sto cercando di farmi coraggio, di affrontare le cose.Sto cercando di resistere ai colpi."Ma come, non sei contento che te ne vai?" mi dicono molti.Non sono contento perchè sono 10 anni che me ne vado in continuazione, me ne sono andatao di casa, me ne sono andato da Roma,me ne vado dalla Valle degli Orti,ne ne riandrò via da Strasburgo.Sono 10 anni che va così.10 anni ragazzi.Mezza vita cazzo.
Ho fatto la lista delle robe che devo portarmi dietro.La mia vita fatta di liste di cose.La verità è che ho paura e ancora una volta devo salire sul fottutissimo ring della vita a combattere per un avvenire migliore, il MIO di avvenire, per quello della mia futura moglie, dei miei futuri figli.Devo salire su questo cazzo di ring e combattere fino all'ultimo, non cadere mai oppure se mi dovesse capitare di cadere, rialzarmi subito.Non mollare, mi ripero la notte, quando mi sveglio perchè ho i pensieri.Vorrei piangere ma ho finito pure le lacrime.
Devo farmi forza, alzare lo sguardo, fiero di cosa sono diventato,e pensare che essere quello che sono, partendo da un piccolo paese della Calabria, deve farmi solo sentire grande.
Io tra due giorni divento tecnicamente un IMMIGRATO.
IMMIGRATO.Come la buonanima di mio nonno, che si è fatto 15 e passa anni di Venezuela per diventare quallo che è diventato e fare quello che ha fatto.E tocca pure a me, che fisicamente sono di quanto più distante ci possa essere da lui.Lo penso spesso mio nonno ultimamente, e gli chiedo di darmi la forza di fare tutto quanto e bene, pechè il mio cognome, che è anche il suo, un giorno possa essere sulla bocca di quanta più gente come ottimo professionista, come uno bravo.Mi basta un bravo.Io mi spacco la schiena e mi faccio 1000 chilometri per un BRAVO.
Non mollare, Mayhem,non mollare.

Prima di un lungo viaggio

venerdì 26 gennaio 2007

Cambiamento




perchè non si è mai uguali,neanche da un giorno all'altro
per la diversità
perchè io non sono come ieri e non sarò come domani
sono come sono
sono

giovedì 25 gennaio 2007

No use 4 a name

Un uomo...

martedì 23 gennaio 2007

Auto da fè

Fame chimica?


venerdì 19 gennaio 2007

mitteleuropa here i come

Ed eccomi qui, a taper come si dice qui su una fottuta tastiera francese, non qwerty per intenderci...
Sono a Strasburgo e mi sono installato: come un virus malvagio nel cuore di un sistema operativo, adesso sono in parte franzoso: ho un conto bancario, un indirizzo, un telefono franzoso, una tessera universitaria.Insomma, pare che pure stavolta non mi sono perso.
IO NON MI DEVO PERDERE.IO NON MI DEVO PERDERE.IO NON MI DEVO PERDERE.
Me lo ripetevo stamattina, quando affrontavo da solo le strade buie di questa nuova città;e me lo sono ripetuto ieri sera quando arrivato in Germania mi sentivo dire che i treni per la Francia erano soppressi, il tutto in tedesco.La mia prontezza di spirito non mi ha fatto scoraggiare e dopo 1 siga ho sedotto una italiana che come me doveva arrivare pure lei a Strasburgo:voilà, smezzato taxi!!!!!

IN ALTRE NEWS:
complimentoni all'Architetto, che paperoghescamente come al solito si é (distinto tra gli altri) .Sono orgoglioso, e dico sul serio, di questo ragazzo.Te lo meriti, man.

A jimenez: mi delucidi in pvt la corrispondenza?

Dalla mitteleuropa é tutto, a presto.
giovedì 18gennaio2007

essere quasi più felice che della laurea.
che i gradini sono finiti. quei gradini di quella scala di cui mi parlava mio padre. un gradino per ogni anno scolastico. a cominciare dalla prima elementare. e mio padre spiegava ed io che avevo cinque anni. il tempo che passa. spiegava a suo figlio la strada da imboccare, la strada giusta. e la strada, spiegava giosuè, spesso è in salita perchè non ti regala niente nessuno. mi diceva ed io immaginavo la scala che c'è per salire per andare da nonna che era anche l'unica scala che conoscevo. la ricostruivo mentalmente come ora, investita da una luce blue klein che affievoliva sulle pareti. ed ascoltavo giosuè dirmi che scuola veniva dopo le elementari e cosa c'era alla fine delle medie. e poi un gradino dopo l'altro si saliva ed il l'ho sempre immaginata come. con i primi tre gradini che fanno angolo e con le alzate di venti centimetri. mica facili da fare. e si potrebbe dire che io da quella scala ci sono anche caduto a capitombolo una volta ma questa è un'altra storia. e della scala di mio padre me ne ricordavo sempre alla fine di ogni anno scolastico e poi anche dopo ogni esame all'università. che poi alla fine delle scale ci sarebbe stata la laurea. solo che nella vita poi gli esami non finiscono mai ed allora solo oggi con il nome di architetto preso, mi sento davvero al colmo della scala. non ci sono più gradini. solo io che ora sono architetto e domattina alle otto andrò in studio a lavorare. la mia vita che prende forma.



e volevo qui ringraziare quel giosuè di allora e di ora che mi ha indicato la retta via e che, anche se quel giorno non me lo disse, mi è stato sempre accanto, ancora avevo bisogno.

firenze martedì sedici gennaio 2007

nella mia confusione e nella mia incongruenza. dovrei cercare forse li il significato della vita. o meglio, della mia vita. in quanto tale. mentre in questi giorni fuori dal tempo che dicono sia stato il primo anno senza inverno. come dargli torto. la mattina presto non fa tanto freddo in bici. sarà la terra che si ribella sarà la bomba atomica della mattina. ma comunque sia non ho messo i guanti neanche una volta. o forse si, una volta si ma una volta è l'eccezione.

si mentre domattina sempre sveglia presto per l'esame di stato. esame che mi prende in contropiede che non sapevo della sua esistenza e l'ho scoperto tipo un due, tre anni. che ci sarebbe stato questo esame a metà tra l'incubo e la pagliacciata che non si è mai capito bene. se devi affrontare una campagna facile, preparati come se fosse difficile. se devi affrontare una campagna difficile preparati come se fosse facile. ed evita lo scontro diretto. il più forte è quello che vince senza combattere.

dice sun-tzu con la sua arte della guerra. e non posso che pensare all'arte della guerra di quell'estate in cui l'ho letto. quando fuori dai tavolini a piazza commercio goffo come nessuno dico alla supermercatessa che l'ho sognata la notte prima non appena lei si avvicina e, fatto impossibile quasi, mi rivolge un come va? che non sentivo da tempo. e poi le bombe 'nto cerviellò. le secchiate di merda da lassù, tralfamagore. mi viene di pensare a questo e all'arte della guerra che poi cerco di applicare alla vita. che ci vuole la fortuna senz'altro. ed allora in bocca al lupo per tutto. con buona pace di sun-tzu.

peggy

firenze lun 15 genn 06
ed io che perdo tempo dietro come diavolo si chiama. casta. nel senso di albero genealogico. e vattelappesca. mentre io perdo tempo dietro lei dietro quella bella come un fiore e imprigionata nella provicialità di san l. che lasciamo perdere va.

sarà che cerco cose immense. sarà che non mi accontento della scopata di una volta perchè oramai mi sono rotto. perchè oramai sto cercando quello che i wild horses could rape me away.

mentre mi vedo che sono un pò cambiato. cresciuto. forse un pò disilluso ma conscio del fatto che il tempo passa ed io volglio fare tutto. voglio lavorare ed andare poi in america per il grande salto. voglio stare tranquillo e trovare una che non mi faccia impazzire sistematicamente ma una cosa ok. unlike a paranoid android. vogliopassare l'esame di stato di dopodomani pur non avendo approfondito le mie conoscenze dell'architettura.

e mi piacerebbe si mi piacerebbe. sedermi li di fronte la commissione e strafatto di caffeina cominciare a dire le mie ragioni sulla materia. che ripeto, mi scuso, non ho potuto rinfrescare dato il poco tempo concessomi dallo studio martini. perchè sapete, cari professori, che a me dell'architettura interessa tutto. ed è strano perchè non è una cosa che è nata con me. non mi sono mai interessato veramente di architettura fino agli anni dell'università. ricordo vagamente la regia di caserta ed pochissimo, paradosso anzichenò, firenze vista in gita. che quei giorni si osservavano altre bellezze in giro per strade non sapevo avessero nomi così belli. ma questa è un'altra storia. l'architettura è entrata un pò per scommessa. come quando da bambino vedi una cosa ed cominci a farne lentamente la conoscenza. la guardi, la tocchi, la senti. e non sai se lasciar perdere dopo un pò, però bello cavolo, o continuare a giocare. ed ho scommesso di giocare. di divertirmi. perchè l'architettura è una cosa bella sicuramente. e d'un tratto ho capito che forse il segreto di tutto è custodito nel partenone e nelle piramidi come anche nelle piste di atterraggio di kuala lumpur. l'architettura ci fa comunicare con dio. e non solo quando louis kanh dipinge sculture che da sole ti riempiono ma anche quando vado a calcolare la portata di un solaio, gioco con la finita precisione del cad. che poi ci saltano su dei bambini.
e vorrei qui ringraziare il genio di neutra e di wright e di tutti coloro che fanno delle mani il mezzo, migliore che esista.

ma magari podo l'esame di dopodomani. e dopo.

giovedì 18 gennaio 2007

Ho molto peccato...


mercoledì 17 gennaio 2007

Riceviamo e volentieri pubblichiamo...

In questo periodo di grandi interventi, come un "o piccione" rasato a zero e sembiante quindi ad un condor, riceviamo questa corrispondenza dalla ragazzotta tigre aka lara-scroft
"Vivendo a San Gallo avenue non ho una grande coscienza politica, vivo così pasteggiando dvds, tipo quello dei due caubboi americani innamorati fra di loro. Pur vivendo in San gallo avenue e quindi respirando tutte le notti la stessa aria di quei fascisti della sezione giovanile di alleanza nazionale le mie notti sono tutte tinte di grigio, chè di nero sarebbero state tinte negli anni settanta. Ora ascolto the passenger dell'iguana pop, l'iguana pop che tanti dolori dava ad un mio ex-chitarrista di sussieguo in quel di bologna a cui ho dato anche l'indirizzo di codesto blog costì ma non ne ho cavato nulla di nulla. Lui ora è emigrato in Spagna, cerca riparo nella crescita del pil di zapatero ed io qui, senza figli nè panza, ostaggio dei miei panta jazz(pantagèzz) che foderano le mie coscettine di pollo che non sgranocchia più nessuno. Neanche le tette, a dire il vero le sgranocchia più nessuno. Obrigado mi ha risposto l'ultimo brasiliano che le ha ciucciate, dopo averlo ringraziato. Vivo in hodesta pazzia grigia. ma ora l'americano che vive qui vicino a me ce lo ha duro solo per il superbowl prossimo venturo. Ok, mi farò risentire, nel vostro personale zoo sono la tigrotta sarotta, cugina della culotta pierotta, nota nell'ambiente anarco-insurrezionalista di Firenze come La Pesca. bye bye "

last day

E' arrivato il momento.Sarà la pioggia, sarà che sono da solo, ma adesso mi sento proprio triste.Domani parte il Grande Progetto.

E' ufficiale: il vostro amico Mayhem nei prossimi 5-6 mesi lavorerà a Strasburgo.Domani salgo su, faccio burocrazia, torno giù, mi organizzo e parto definitivamente.

Mi sento solo.Perchè questa cosa l'ho voluta io, l'ho condotta io e la devo portare a termine.IO.DA SOLO.

So già cosa proverò domani sera,quando passeggerò per le fredde strade francesi: mi sentirò solo,fumerò una sigaretta e spererò che tutto questo ne valga la pena.Perchè IO DEVO.So di potercela fare e devo giocare le carte che ho in mano.Sarei un perdente se mi tirassi indietro, procrastinando.
Lascio amici,affetti, persone speciali.Tutto per questa fottuta fiamma che mi arde dentro, che mi dice "ce la puoi fare, ce la puoi fare".
Qualcuno mi dice che credo troppo in me stesso.Ma se non ci credo io in me stesso, chi vuoi che ci creda, rispondo io.
Adesso sto prendendo gli ultimi orari del viaggio,i trasfer dalle stazioni.Poi farò la valigia.e poi mi riposerò , cercando di scacciare i brutti pensieri.Stasera sarò in compagnia,e spero di tranquillizzarmi.

La cosa che mi pesa da morire è questa mia solitudine.Mi trovo di fronte alle cose da solo, anche se stavolta qualcuno in stazione mi ci porta, ma la mia solitudine è dentro.Non mi sento appoggiato, anche se a chiunque abbia comunicato questa cosa mi ha detto"fai bene, qui sei sprecato" e io dentro di me "eh, lo so".
Spero vengano tempi migliori, spero che un giorno tutto questo valga qualcosa, ma mi rincuoro pensando che alle brutte ho vissuto un'ulteriore avventura e avrò una cosa da raccontare in più alla sera a mio figlio, tra qualche anno.

Hasta la vista, ragazzi.

Dead Air Space



Il blog dei Radiohead.

Alle prese con la registrazione del nuovo disco

martedì 16 gennaio 2007

Sparire

far sparire le cose sapientemente

Topolinia stop the traffic

novantamila?

venerdì 12 gennaio 2007

è tutto ok mamma sanguino soltanto

Questo disco raggela in morte la morte, pensa Arwen. E non fa paura: così è normale, pensa Arwen. Cosi’ la morte è un party di Halloween.
Arwen spera che le branchie della nostalgia acquatica funzionino in questo momento anche per il ramingo, che quelle filastrocche acustiche dei R.E.M. non gli impediscano di percepire bellezza nell’accettare la fragilità, la sua fragilità. E a non averne paura. (Lettore, te lo ripeto, non ci provare)
Su una spiaggia con la sabbia bianca è sorta la luna. La luna è quasi piena. Sembra una poppona che si strizza una tetta. Il mare ha un colore bianco-latte.
La luna è sorta dal pezzo di dolomiti che domina Diamante. Quel monte, così alto, così brullo, così spoglio. Ha ascoltato quel disco. Ha provato a non respirare, ma non ce l’ha fatta. Ha pensato di fare un bagno, ma l’acqua era beaucoup fredda. Ha goduto nell’essere strambo come quell’uomo sulla luna, ma è durata poco.
Vorrebbe fermare tutto, vorrebbe fosse possibile inverare la promessa di una vecchia canzone di Hendrix , che il sole domani si rifiuti di sorgere, che tutto rimanga come è ora, le scaglie galak del mare e lo zucchero a velo della sabbia, gli archi di John Paul Jones e la bottiglia di falanghina riversa sulla battigia, che non ci sia più un San Lorenzo, che le comete e le stelle cadenti abbiano paura di cadere nel mare, che gli abitanti di tutte le loro città
sentano per un attimo quella solitudine
vedano esattamenteno quel cielo
quella luna
volgano lo sguardo all’insù
Cosenza, Napoli, Roma, Dublino
Arwen, così irreale
è lì, sulla spiaggia, senza stivali neri, calze nere, giubbotto di pelle nero, capelli tinti di nero
ma ballerine bianche, jeans chiari, maglietta bianca con scritta CK, la coda dei capelli che ondeggia alo stesso ritmo delle tette mentre dondola la testa masticando le parole di man on the moon
Il ramingo fa l’unica cosa possibile a questo punto, compie l’unico reale gesto di affetto: la guarda mentre guarda il mare.
Arwen, so unreal , come proiettata su un telo da un vecchio proiettore.
Non vorrebbe allontanarla
riavvolgere il telo
che si richiudesse e sparisse tutto via
Vuole ballare con Lei.
Così fa.
Sfida la legge
Sfida la legge per cui le storie lette o scritte siano più tristi della vita.
Solo la vita baby, seul la vie c’est si triste.
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E’ gelida Firenze la mattina in bici. Pare Aosta. Con una nebbiolina che rende tutto così uguale.
Ma il campanile di Giotto è così rosa.
Il campanile di Giotto è il plateau rosa.

facce / 2

facce / 1

Fiori nel deserto

Quando da una giovane Madre, Immacolata in eterno, è nato il Salvatore del mondo, l'Incarnato.

Reduce




La pretesa di abolire il dolore nasconde la voglia di bandire la compassione, la riduzione della propria e altrui vita a meccanica animaloide determinata da parametri medico-psicologici e politico-economici. E' la nuova frontiera del privilegio in cui la genetica si erge a deità principe in un olimpo affollato come mai. E' proprio della follia moderna, la superstizione scientista, dire, banalizzare il mistero della vita. Erodere lo spazio del sacro, del religioso, per poterlo rivendere come vizio, prima a caro prezzo per le avanguardie, poi scontato per tutti. Non è forse con l'erosione della mistica che si è fatto campo alle droghe di massa? Dal rifiuto del dolore ci si puo' solo aspettare la glorificazione del sadismo e del masochismo come forma contemporanea dell'eros. La crescita esponenziale delle turbe da depressione e dei suicidi adolescenziali.
E' proprio dei Santi accettare con gratitudine il dolore, il proprio non quello altrui. E' proprio dei Santi, nell'esempio del Cristo, farsi carico del dolore di tutti. Per noi che santi non siamo, l'analgesico e' una necessita' e la buona salute il miglior augurio. Lenire il dolore ché la carne e' debole e' una conquista della civiltà, quindi un problema di misura, un riconoscere il limite. La pretesa di debellarlo non e' che l'apertura di nuove soglie, imprevedibili, nel dolore.

Giovanno Lindo Ferretti

un papa



"sembrava un'angelo con gli occhiali"

a letter from cisca

Luminosocchiosa...questa è bella..veramente bella...grazie...
Domani me la metto come frase su messenger..a proposito, tu lo usi?
Sei si questo è il mio account..

Com'è andato il girello?
Hai conquistato qualche ragazza?;-)

Sto ascoltando ninnananna dei modena e mi sei venuto in
mente
..viaggiatore..:-)

Hai ragione, non dovremmo rinunciare alle nostre passioni, e infatti io
continuo a cantare, quando non mi sente nessuno..sotto la doccia etc etc..

A Roma è stato tutto grandioso, esattamente com'è grandiosa quella città..

Se fra i tuoi giri dovessi capitare nella triste e silvia padania, fai un
fischio, oppure un bel giro con l'armonica..

Madrigale mattutino

giovedì 11 gennaio 2007

a letter from elise...

io non ho dormito tutta la notte............
ho cercato di dormire ma sei stato nella miatesta e stamattina ........
primo, anzi sempre te in testa..................
bo' forse sentivo che c'era qlc bo'...........................
adesso mi stanno venendo tutti i frammenti sella nottata.....................
ed eccomi a gambe incrociate.non a fare yoga o gli esecrizi di respirazione..........
a scriverti....
sei potente sai!!!!!
mi fai muovere da così lontano!!!!!!!!!
allora,
buongiorno innanzitutto..............
ho appena letto le tue mail....................
tu non DEVI giustificarti di niente.
tu devi fare e dire con me le cose che senti e vuoi..........
tu devi continuare ad essere come sempre con me.....................
ma soprattutto non devi trattenerti dal dirmi nulla.
io ho imparato già da un po' che la vita non è solo aria sole terra e mare.........
io so che la vita è più vicina a quello che diceva leopardi.................
è tosta...
non mi spaventa parlare di nulla nè sentir parlare di nulla........
se io un giorno ho vogliadi parlarti di ospedali o di cose "brutte" lo faccio senza pensarci tropo...........
anche qs è sim, anche qs è vita..............
non esistono solo cose belle, tutto è vita e guai a vivere in modo falsato o con un doppio registro.
se è vero come è vero che io e te "comunichiamo" io non voglio che tu mi riservi solo cose a colori......io voglio ascoltare il pam di sempre,
quello vero, e quello "tutto".
sn felice che ci siano persone vicine a te,
io ti sn stata molto vicino stanotte, sai?
non poteva non essere così...

mercoledì 10 gennaio 2007

Tenere duro.Sempre.

E tengo duro.Come al solito.
Il 18 parto.E' ufficiale.
Prende il via il Grande Progetto.
E la paranoia, il terrore e le paure si fanno vive tutte insieme.E il dolore di lasciare per tutto questo tempo amici ed affetti è grande.E per la persona speciale che si è fatta 2 passi nella vita insieme a me, penso sarà dura.
Ma io DEVO andare.

Quando sarò arrivato e mi sarò sistemato darò l'annuncio ufficiale.

Nel frattempo, presenze prima della assenze.
Io ci sono,sono vivo e non ho più paura.

martedì 9 gennaio 2007

arrested development

venerdì 5 gennaio 2007

e intanto a topolinia impera la calibro nove


e intanto a topolinia si spara. le tredici cose della vigilia della befana 2007 sono stati 13 colpi alla saracinesca del garage dell'ingegnere socievole esplosi alle 4 di stamattina, mentre, più tardi, un pregiudicato ha sparato contro due carabinieri durante un controllo, ferendone uno : il traffico ferroviario è stato bloccato per qualche ora per evitargli di fuggire e tutt'ora mentre scrivo questo post una settantina di carabinieri sono impegnati nelle ricerche. Ovviamente all'inizio si era sparsa la voce che il pregiudicato fosse un rumeno e i cori che si erano alzati dal chiacchiericcio pubblico erano : rumeni, zingari, chissi ci managavunu, anu ruttu i cugliuni. Chissà, una volta appreso che si tratta di un esponente di un'organizzazione malavitosa, il chiacchiericcio saprà trovare uguale forza espressiva.
insomma a topolinia è in atto una mutazione genetica per cui quello succede viene accolto nell'indifferenza e viene considerato normale. le pistole entreranno nella vita pubblica a topolinia, come l'esondazione dai tombini dopo le piogge torrenziali.
chi scrive questo post lo fa solo perchè un giorno vorrà dire, "io l'avevo detto". vanitas vanitatum