Bene bene,il vostro inviato nella Londra delle bombe è tornato.
Con difficoltà ma è tornato.
Sono incazzato nero.
Ho visto stamane un pò di stampa italiana, che minimizzava i rischi e tutto quanto riguardasse Londra.Anche dopo la seconda volta.
Io c'ero, posso dire la mia con cognizione di causa.
Londra è sicura come il cassetto del comodino di casa mia.Ovvero, una città che è stata oggetto di attentato 5 giorni prima, non aumenta la sicurezza stile New York, altro posto dove sono stato 1 anno fa in periodo 11 settembre e dove ancora ci stanno i check point a Manhattan?
Invece, niente, nada, niet, zero.
Al British Museum mi hanno perquisito lo zaino.Avevo degli astucci con una zip, potevano essere ripieni di plastico, farli scoppiare all'ingresso dove la calca causata da queste perquisizioni fasulle era enorme, poteva essere divertente.
Alla mancanza di sicurezza ha risposto la gente.Nessuno per strada, parchi semideserti.
Ho ripreso in mano le foto di 2 anni fa, St.James park era gremito, adesso 50 persone.
Trafalgar square, prima strapiena, adesso pochi turisti vigili.
Poi la seconda volta.L'attentato è solo FALLITO, non era piccole bombe dimostrative, come qualche giornale voleva far credere.
La vertà è una sola: gli inglesi come al solito ostentano una superiorità atavica, fatta di orgoglio nazionale e incoscienza.
WE ARE NOT AFRAID: vaglielo a dire a quelli che come me erano per strada giovedì scorso, vicino Stockwell.
Che alloggiavano a 1 km da Oval.
Che hanno di fronte la metro di Charing Cross, obiettivo SICURO.
IN ALTRE NIUS:
Dopo al trasferta si pensa a nuovi titoli in catalogo.
Vedremo.
Dal vostro inviato speciale, che ora si occuperà solo di bombe sexy, è tutto.A voi studio.
mercoledì 27 luglio 2005
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1 commento:
"Al British Museum mi hanno perquisito lo zaino.Avevo degli astucci con una zip, potevano essere ripieni di plastico, farli scoppiare all'ingresso dove la calca causata da queste perquisizioni fasulle era enorme, poteva essere divertente."
bene,ora ci chiuderanno il blog...
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