mercoledì 31 dicembre 2008

2008

xc

e questo due zero zero otto.

ed un'altro anno che se ne va.

e penso a tutte le cose che vanno via. a tutte le cose che verranno ed a tutte le cose che sono passate e che non torneranno più. ed è come quando studiavo fisica tecnica all'università. me lo ricordo bene. a volte ci capivi tutto e a volte non ci capivi un cazzo, un pò come come nella vita, del resto.

ospiti inattesi ai quali devi mostrare la parte migliore anche se non ti va. un pò come nel tetris che devi far combaciare tutti i pezzettini altrimenti sò cazzi. altrimenti perdi la partita prima del tempo e Game Over.

le persone che sono qui e che ci sono sempre state, persone che non sono qui e che ci sono sempre state, persone che non c'erano e che pretendono di esserci e persone che non ci sono e che tu vorresti. ma il volere non è il potere come dissi altre volte.

e cosa mi lascia questo due zero zero otto? mi lascia il sapere che bisgna sacrificarsi ed il sapere che bisogna sapersi comportare. pena il Game Over prima del tempo. come One Love di NasSir. che ora chissà dove sarà e se sarà sola. o magari che sono in tre ma questa è un'altra storia. perchè la storia di ora è l'essere bello pieno e bello pronto. pronto ad altro e così sia.

come quando l'atro giorno allo studio. dove quello molto antipatico cosa ti va a dire? ti dice che
"-tu sei uno che si fa voler bene. non come me. tu ci riesci. "

sarà perchè anche i più antipatici riescono magari a vedere quello che è invisibile agli occhi. mentre tu riesci a vedere solo quello. con tutto quello che ne consegue e quello che viene. mentre non ti curi delle cose importanti ma vedi anche le cose futili. il farsi i film e il farsi le seghe mentali. il capire l'importanza delle relazioni e vedere e capire. non tutti possono. pazienza. mentre vorresti avere la lucidità di kurt. ma non di quello di seattle ma di quello di dresda.

Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare quelle che posso
e la saggezza di distinguere sempre la differenza.
Kurt Vonnegut

e cosa è stato questo due zero zero otto. è stato il cominciare l'anno con un lavoro che era finito e che ti ha insegnato abbastanza. il rimanere senza nulla da fare ma non per abbastanza tempo. giusto il tempo di ricevere una mail ds F.D. che ti chiedi ora, capodanno 2008, dove sia. che ti ha insegnato tanto, suo malgrado. eppoi non avere abbastanza peli sullo stomaco per continuare, mio malgrado. moi che chiedo scusa per ogni cazzata che faccio. e poi è stato di nuovo vuoto cosmico e pomeriggi a. e mattine a. e intere giornate a. mentre poi ti chima quell'altro pazzo. ed era già il tempo mite e le rondini in cielo che si avvicinava la primavera inconsapevole. ed i capezzoli sfiorati dalle mie dita sotto vestiti da sera attillati. mentre i sei mesi successivi non li avrei potuti imaginare neanche al Les Halles. ma questa è un'altra storia ancora. mentre la storia di questo duemilaotto si tingeva comunque sia di azzurro. ed il desiderio e tutto il resto. mentre si sceglia tra il meglio ed il buono.

e la paura di andare via. ed il comprendere che la goffa teoria della fuga non serve comunque sia a nulla. uno non può fuggire da se stesso. ed il controllarsi ed il dirsi le cose anche senza convinzione.

mentre settembre ha portato splendidi fiori d'arancio e così sia.

il libro preferito di Barrack Obama è Moby Dick. ci sarà un motivo a tutto questo.

si ci sarà sicuramente un motivo.

buon 2009.

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