giovedì 17 settembre 2009

tu sei lì che fai le tue cose come hai sempre fatto

me lo avevano detto che il brutto sarebbe arrivato dopo. ma io non vi volevo credere per mille motivi. non volevo crederci forse perchè quando stai male e pensi che è il peggio che ti sei sentito in vita tua, allora proprio non ce la fai ad immaginare un peggio più profondo. ma il brutto non era ancora arrivato, una volta che arriva te ne accorgi. perchè tu sei li che fai le tue cose come hai sempre fatto e ad un certo punto arriva il brutto all'improvviso. sei li che ti organizzi e pensi alle mille cose da fare e mentre sei lì, specurato, arriva il brutto e ti rapisce. e si manifesta con la memoria. memorie vecchie, le definiresti. o, per essere schifosamente sinceri, memorie antecedenti.

e poi ti dici semplicemente è meglio lasciar stare. far correre. come quel ragazzo, dante, il meccanico di motorini che una sera, dopo una pizza tra amici e qualche birretta, sente uno che dice panta rei e si fa spiegare per bene cosa significa. ed allora il giorno dopo va a farselo tatuare sul braccio. panta rei. bello grosso. che lui ad una cosa così non ci aveva mai pensato. eraclito ne sarebbe felice.

bisogna essere felici, nella vita.

tante cose.