venerdì 3 dicembre 2004

How are you gonna break my heart?

La fotografava ogni mattina.Lei si svegliava, sollevava la persiana, apriva la finestra e con gli occhi ancora annegati nel sonno scrutava il cielo.Nelle mattine d'inverno, quando ancora fuori era buio e l'aria gelida, apriva appena le imposte della finestra, e rimaneva a guardare attraverso il vetro, come imbambolata.Rullini bianco e nero 800 ASA, ecco cose serviva per coglierne la luce, insieme a un bel tele da 210mm.Ogni giorno 2 foto.Ecco cosa era l'amore, per lui.Spesso lei litigava con il marito, e lui usciva urlando dal portone di casa, con passo svelto.Io non ti farei mai del male si ripeteva lui, quando assisteva a tali litigi.Dopo aver scattato le foto, andava a lavorare, prendendo la borsa e schiaffandola nel bauletto del suo scooter.Tre cellulari, aveva, per distinguere i vari datori di lavoro: polizia , carabinieri, guardia di finanza.
Una notte di primavera, con l'aria tiepida, squillò il telefono della polizia:"Marco,appuntato Ricoli.Vieni al parco, vicino alle giostre per bambini, donna uccisa.Preparati , non è un bello spettacolo".Si vestì in fretta, le possibilità di trovare l'assassino diminuivano man mano che passava il tempo e le suo foto avrebbero dato una grossa mano a prenderlo.
Arrivato sul posto, camminò per circa 200 metri prima di scorgere il cadavere.Sembrava giovane.Si avvicinò.
Nooooooooo... gridò il suo cuore.Era lei.Colpo di pistola al collo, quel suo bel collo di cigno.A Marco scese una lacrima.La asciugò, impugnò la sua macchina e le fece circa 50 foto.Le ultime.
Le più belle.

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