sabato 15 gennaio 2005

Never give up, Brotha


Uno scoppio.Ecco cosa si provava ad essere sparati.Uno scoppio sordo, tipo palloncino che si rompe dentro al torace.Nessun dolore particolare.Glielo avevano detto , ma tra le parole e i fatti corre un fiume di dubbi.Era caduto così, senza fare rumore, afflosciandosi sul suo fianco destro.La fatica di respirare si fece largo subito.Pneumotorace.Il pensiero corse subito alle persone più care.Voglio ricordarmele tutte fece.Era stato avvertito, era una missione rossa, quelle da cui è difficile uscirne indenni.Sperava in qualche osso rotto, in qualche ferita profonda.Sparato non lo immaginava.Pum.E tu giù.Ultima missione.Capolinea, si scende.Tirò un grande sospiro, si girò rantolando.Aveva ancora quella bella lama ricurva nascosta dietro la cintura dei pantaloni, legata con un sottile laccio.Un braccio dietro la schiena e zac, gola tagliata.Ultima risorsa nei corpo a corpo.Sleale, ma quando in gioco c'è il tuo culetto, tutto è leale.Altro respirone.Gli passarono in mente le immagini dell'ultima ragazza che aveva baciato.Si ricordò del sapore delle sue labbra, dell'odore della sua pelle.Rimase immobile.Passi.
Una gola a portata di lama.
ZAC.
Affondò fino a trovare la delicata resistenza della trachea.Un getto di liquido caldo lo investì in pieno volto.Carotide, of course.
Strisciò a lungo lungo il vicolo, rasente i muri, e vide il cadavere di quello che doveva essere il suo assassino torcersi e portarsi le mani alla gola, emettendo dei gorgoglii simili a grugniti.Strisciò ancora, non ce la faceva proprio a mettersi in piedi.Neanche un giubetto antiproiettile, quel pezzente dello Stato gli dava.HUMINT, era classificato.Procacciatore di informazioni, quelle teste di cazzo del ministero non sapevano quanto era difficile procurarsele, quelle informazioni.Riuscì a fare un lungo respiro, tossì, si rimise in piedi.Arrancò per circa 200 metri, coperto dall'oscurità di quei vicoli.Sanguinava abbondantemente.Una vampata calda gli pervase il volto.Shock emorragico, pensò.Bene,andiamo bene.Arrivò sulla banchina del porto.
Caracollò fino a un peschereccio in rimessaggio.Si sedette sulle assi piene di salsedine.Estrasse il cellulare.Fece un lungo numero.CODE IN gli rispose una voce femminile.
1881773 gemette.
OK."Ala nera ferito.Recupero.Porto, peschereccio Stella Maris, Molo 12.Presto.Unità medica richiesta", urlò.
Buio.
La sensazione della sua testa che ondeggiava.
Poi nulla.
Era così che si moriva?

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