domenica 30 dicembre 2007

Speed of sound

         Buonasera. è il trenta di dicembre del duemilasette che sta per finire, il powerbook di mio fratello dal quale sto scrivendo mi dice che sono le 21.37 circa. questo anno sta per finire ed io non so se è un bene o se al contrario è un male ma comunque, in ogni caso, sta per finire. 

          non so se è un bene dato che è stato un anno con un sacco di "maretta". un sacco di "maretta" perchè persone che pensavo non sarebbero passate più davanti i miei occhi invece sono passate e come se sono passate. puntuali. il problema forse è tutto qui. solo passaggi fugaci e un sacco di mosche nel pugno. che se ci penso, fa un pò  schifo come immagine. le mosche nel pugno, intendo. comunque, non ci perdiamo, non divaghiamo. 

           è stato un anno di pochi cambiamenti  e del "benvenuta vita adulta". un anno a lavorare ed è stato il primo anno e quindi è normale forse essere spiazzati. è stato un anno di pochi amori fugaci e vuoti e di amicizie che crollano mentre altre si cementificano. 

           malgrado tutto è stato l'anno di amu e non può che farmi piacere e questo è una cosa buona di quest'anno. l'anno che mio fratello mi ha portato l' ipod dall'america e un anno di nettezzaumana con i post scritti la mattina durante il lavoro che invece. è stato un anno si un anno lungo ed immobile a tratti, e a tratti invece veloce ed incongruente. 

           un anno in cui più di una volta mi sono chiesto chi sono io e cosa voglio dalla mia vita da architetto fuorisede. se voglio rimanere dove sono, cambiando solo alcune virgole che non mi piacciono, o se invece voglio cambiare totalmente tema. sperando di non andare fuori traccia. vabbè. 

           e mi ricordo le tre settimane di agosto che volente o nolente mi hanno cambiato la vita e la percezione di essa. e mi ricordo il caldo bello sulla pelle ed i pomeriggi spaparanzato sulla spiaggia con il cuore scombussolato, senza bussola. e non voglio più fare cose che non voglio e star male per cose che non hanno la minima importanza se si parla di massimi sistemi. è stato l'anno che mi son dovuto trovare un commercialista e mio malgrado mi fa piacere che sia lui.

            mi ricordo il settembre agrodolce  a firenze ed Ali che agitandomi la mano sotto il naso mi fà: "Senti l'odore di fica, senti!" con il suo fantastico accento islamico. e mi ricordo questo e tante altre cose e sarebbe pura follia cercare di racchiudere tutto in un post scritto la sera del trenta dicembre mentre alberto mi deve passare a prendere per andare a prendere qualcosa da bere al mojto a campora san jovanno. saluti. 

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