lunedì 22 settembre 2008

the state of the art

Ridiscutere oggi di Salò, ma così pure rialzare i toni sugli Anni di piombo e su Piazza Fontana, su Pinelli, su Sofri, è anche il modo con cui parte della classe politica e giornalistica ricerca dei brandelli di giovinezza: non possono raccontarsi d’aver sempre vissuto in quella cinica pietraia che oggi sono diventati la politica e il giornalismo. Gente che leggeva Hilferding e oggi Dagospia, che frequentava i Campi Hobbit e oggi una ballerina Rai. Il Dopoguerra e gli anni Settanta ormai sono i dildo con cui si titilla la generazione di vecchi che tiene in ostaggio il Paese: accolti e stampati da giornalisti a loro affini anche nell’età. Non ne parlano al bar perché sono al potere.
Filippo Facci, sul Giornale

2 commenti:

elianto ha detto...

Applausi

Anonimo ha detto...

eliantoooooooooo i foto du matrimonioooooooooo in postaaaaaaaaa