venerdì 9 marzo 2007



e che fortuna strana stasera che il napoletano di rossopomodoro mi ha regalato +++ proprio così, per caso, mentre lo incontravo al distributore di sigarette e cartine. che fortuna strana che mi è capitata in questi giorni inconsapevoli di marzo.

lavorare e tutto ma che poi mi prende la smania e non mi fa respirare. come mi ha insegnato tania, suo malgrado. il lavoro che mi prende non mi lascia un minuto. e quel minuto che mi lascia non ho voglia di fare nulla se non nulla.

con il centoventicinque sfrecciare nei viali inconsapevole e quasi felice.

accoltellare i giorni e non sapere descrivere tanto bene le cose.

come questa fissa che mi è preso e di far ordine. buttare tutto. letteralmente. le cose che non servono e sono superflue. le cose. quelle che rimangono e mi viene in mente quando quella volta insieme a pasquale eravamo sul lungomare all'altezza del lido azzurro e c'è una uno grigia parcheggiata sul marciapiede e da sotto la macchina esce una scritta sul pavimento che fa SOLO COSE. in uno stampatello essenziale sulle mattonelle multiple di quadrati in spray blu. e pensai che cazzo era bellissima come scritta. e già mi domandavo chi diavolo l'avesse potuta scrivere. a chi era venuto in mente. e non ci perdiamo. eppoi ad un tratto è arrivato un tipo che si ficca nella macchina e va via. e la scritta recitava solo cosenza. ma questa è un'altra storia.

perchè quella di ora è la storia del disordine che vuole diventare ordine e della roba che c'è da buttare per fare ordine per fare infinito. ferro immagina l'infinito oltre l'universo bianco. per questo ho chiesto a jimenez di mettere lo sfondo bianco in mancanza d'altro per ora.

firenze giovedì otto marzo 2007

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