buonasera. sono le ventuno e quarantanove circa del due gennaio duemilaotto. è il due gennaio duemilaotto ed ogni volta prima di partire è sempre la stessa storia. uno strano nervosismo che mi prende e non me lo so spiegare e non so il perchè. oramai ci ho quasi fatto il callo, diciamo. oramai non ci faccio più caso diciamo. ma il leggero nervosismo permane e rimane. salutare tutti e pensare che tra dodici ore circa partirò e tra ventiquattro ore circa sarò già a firenze e sarà solo firenze e via panicale che oramai. poi andare a dormire con il pensiero che per un pò il mio letto non sarà questo e ci vorrà altro tempo ancora.
pensieri un pò complicati questi. pensieri forse un pò stupidi questi. avere sempre l'impressione di aver dimenticato qualche cosa. avere mai paura di quello che verrà eccetera eccetera. il mio corpo che cambia ed il mio paese che fa lo stesso.
rodolfo musì mi ha svelato quale è il vero male di amantea. quando durante il cenone di fine anno gli ho chiesto perchè secondo lui amantea non ha più quella magia che doveva avere treanta, quarant'anni fa lui mi ha risposto che semplicemente amantea è diventata troppo grande. ha perso la sua dimensione. probabilmente ha ragione. non è più quel paesino in riva al mare pieno di colori semplici e vivi.
non c'è più "ù pontile" dietro il sombrero dove a malapena riusciva a passare una macchina senza strisciare. adesso c'è un sottopasso bello grosso dove ci passano comodamente anche tre macchine. rodolfo ha detto che via margherita è diventata la strada più brutta d'italia. e dando un'occhiata ai mega-schermi pixelosi che trasmettono le pubblicità 24h su 24 non puoi che dargli ragione. saluti.
PS:questo post lo puoi leggere anche qui.
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