nella mia confusione e nella mia incongruenza. dovrei cercare forse li il significato della vita. o meglio, della mia vita. in quanto tale. mentre in questi giorni fuori dal tempo che dicono sia stato il primo anno senza inverno. come dargli torto. la mattina presto non fa tanto freddo in bici. sarà la terra che si ribella sarà la bomba atomica della mattina. ma comunque sia non ho messo i guanti neanche una volta. o forse si, una volta si ma una volta è l'eccezione.
si mentre domattina sempre sveglia presto per l'esame di stato. esame che mi prende in contropiede che non sapevo della sua esistenza e l'ho scoperto tipo un due, tre anni. che ci sarebbe stato questo esame a metà tra l'incubo e la pagliacciata che non si è mai capito bene. se devi affrontare una campagna facile, preparati come se fosse difficile. se devi affrontare una campagna difficile preparati come se fosse facile. ed evita lo scontro diretto. il più forte è quello che vince senza combattere.
dice sun-tzu con la sua arte della guerra. e non posso che pensare all'arte della guerra di quell'estate in cui l'ho letto. quando fuori dai tavolini a piazza commercio goffo come nessuno dico alla supermercatessa che l'ho sognata la notte prima non appena lei si avvicina e, fatto impossibile quasi, mi rivolge un come va? che non sentivo da tempo. e poi le bombe 'nto cerviellò. le secchiate di merda da lassù, tralfamagore. mi viene di pensare a questo e all'arte della guerra che poi cerco di applicare alla vita. che ci vuole la fortuna senz'altro. ed allora in bocca al lupo per tutto. con buona pace di sun-tzu.
venerdì 19 gennaio 2007
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